di Francesco Deliziosi
Il mondo dà l'addio a Papa Francesco e scopre la sensazione di vuoto dell'orfanità. Si è chiuso dopo 12 anni un Pontificato rivoluzionario e, forse proprio per questo, amato oppure osteggiato in pubblico come mai successo da secoli. A tutti, sostenitori e detrattori, viene meno un solido punto di riferimento. E tutti da ieri rendono omaggio (o l'onore delle armi) a un profeta dei tempi moderni con un progetto pastorale sin dall'inizio ben preciso: una Chiesa «povera e per i poveri, un ospedale da campo» che porti accoglienza e misericordia in ogni parte della Terra e in ogni «periferia esistenziale». Una «Chiesa in uscita», dialogante con i laici e con le altre religioni, mobilitata per la pace mentre dilaga sempre più «la Terza Guerra mondiale a pezzi».