lunedì 4 dicembre 2023

Premio Beato Pino Puglisi: ecco i vincitori



Domenica 3 dicembre a Palermo la premiazione del Premio internazionale Beato Padre Pino Puglisi. Ecco un articolo sui vincitori e i dettagli.


Armonia e pace tra i popoli della terra. Il messaggio viene lanciato forte e chiaro dal palco del teatro Politeama: l’occasione è data dalla diciottesima edizione del premio internazionale Beato Padre Pino Puglisi, che quest’anno, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del sindaco Roberto Lagalla, del prefetto Massimo Mariani, del presidente della Regione Renato Schifani e dell’arcivescovo Corrado Lorefice, ha visto quattro premiati. Ci sono Ilario Antoniazzi, vescovo di Tunisi, Ignazio Ingrao, vaticanista del Tg1, Daniela Pompei, responsabile della comunità di Sant’Egidio per i servizi agli immigrati, Lia Sava, procuratore generale della Corte d’appello, e Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, che hanno ritirato i riconoscimenti durante una serata in cui la fanfara dei carabinieri ha eseguito numerosi brani.

«Grande onore e responsabilità», ha detto Sava, premiata per una giustizia sempre più aperta agli ultimi. «Il premio Puglisi - ha proseguito - mi porta alla mente la frase se ognuno fa qualcosa si può fare molto. Penso ai bambini di Brancaccio, Zen, Ballarò, ai nostri poveri, ai malati, ai disabili: quante cose possiamo fare per loro con una giustizia davvero aperta alle istanze degli ultimi. Dietro ogni fascicolo c’è una persona e io ho la responsabilità e il dovere di dare tutta la mia attenzione».

Sui bambini le fa eco Daniela Pompei, che ricorda che «sono proprio i più piccoli che rappresentano la maggioranza di chi scappa dalle guerre. I corridoi umanitari - sottolinea - dovrebbero chiamarsi corridoi di pace. L’unica speranza è quella di portare avanti la tregua tra Israele e Palestina e in Ucraina». Ma non bisogna assolutamente compiere l’errore di dimenticare quei conflitti che continuano a devastare regioni ormai ai margini del mondo, come la Siria, «che sento di rappresentare - aggiunge Mario Zenari -. Io sono nunzio apostolico da 15 anni in questa terra martoriata dai fuochi di artiglieria, che soffre del più grande male del dopoguerra provocato dall’uomo. Sono tante le guerre dimenticate: sono qui per ricordarle tutte».

Presentato dai giornalisti Roberto Gueli e Tiziana Martorana, presidente e consigliere dell’Ordine regionale, il premio è promosso dall’onlus Giovani 2017 3P, presieduta da Gemma Ocello e sostenuta dall’arcivescovo Corrado Lorefice. Ogni anno la manifestazione vuole promuovere l’impegno verso problematiche sociali e temi di scottante attualità e già l’anno scorso don Corrado aveva voluto dedicare l’edizione del premio «al dialogo tra i popoli e alla collaborazione internazionale», nel ricordo dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo nel maggio del 2021. E proprio al dialogo e alla collaborazione padre Pino Puglisi ha dedicato la sua vita, indicando soprattutto ai più giovani una via alternativa, vera, concreta e possibile nello sfondo di una Brancaccio sferzata e vessata da Cosa nostra, che il 15 settembre del 1993 uccise il parroco.

Durante la cerimonia, anche gli interventi dei due comici Roberto Lipari ed Ernesto Maria Ponte. Questa edizione è stata caratterizzata anche da una ulteriore appendice: oggi pomeriggio alle 18, l’arcivescovo Lorefice dialogherà nella cornice della Cattedrale proprio con Antoniazzi e Zenari, moderati dal giornalista Fabio Zavattaro, per approfondire il tema della pace in quelle aree dove i conflitti e le guerre dominano la scena. 

Davide Ferrara 

Giornale di Sicilia 4 dicembre 2023

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