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| La raccolta degli scritti |
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| La biografia |
I due libri fondamentali per conoscere don Pino Puglisi sono disponibili in 84 biblioteche pubbliche italiane, a futura memoria.
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I due libri fondamentali per conoscere don Pino Puglisi sono disponibili in 84 biblioteche pubbliche italiane, a futura memoria.
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| L'arcivescovo Corrado Lorefice con don Sergio Ciresi (foto Fucarini) |
«Se ognuno fa qualcosa si può fare molto. Porto con me le parole del Beato Puglisi perché saranno la mia guida. Questa frase è una consacrazione dell’impegno collettivo in cui io credo. Ho avuto la fortuna di incontrare persone motivate dall’entusiasmo e collaboratori animati dallo spirito del servizio. Camminerò sulle orme di Padre Pino Puglisi insieme alla comunità e al quartiere di Brancaccio».
È con questo spirito che Don Sergio Ciresi, 55 anni, nominato nel mese di agosto nuovo parroco di San Gaetano, di cui fu pastore padre Pino Puglisi, ha concelebrato, ieri, la messa del suo insediamento presieduta dall’arcivescovo Corrado Lorefice.
Il 21 ottobre di ogni anno ricorre nel calendario della Chiesa cattolica la memoria liturgica del Beato padre Pino Puglisi, proclamato martire il 25 maggio 2013. Si tratta della ricorrenza del Battesimo di Padre Puglisi (avvenuto nella chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, dove di recente è stata affissa una lapide in ricordo). Non era possibile, infatti, scegliere la data del 15 settembre, giorno del martirio e del compleanno del sacerdote palermitano, poiché la Chiesa celebra, in quella circostanza, la memoria della Vergine Addolorata. In tutte le parrocchie, chiese e rettorie dell’Arcidiocesi verrà celebrata la Memoria obbligatoria, secondo lo schema riportato più sotto. Per la liturgia delle ore è stato scelto un brano in cui padre Puglisi riflette sulla testimonianza cristiana della fede: da questa al martirio "il passo è breve". Ecco il dettaglio.
La messa per don Pino Puglisi è stata celebrata quest'anno in cattedrale dall'arcivescovo Corrado Lorefice il 14 settembre (festa dell'Esaltazione della Croce) perché l'indomani i vescovi siciliani parteciperanno a una manifestazione a Tunisi. Ecco l'omelia.
Nel messaggio alla Città di Palermo pronunciato il 15 luglio 2025 per la festa di Santa Rosalia, l'arcivescovo Corrado Lorefice traccia il quadro di una comunità oppressa e avvilita. Ma allo stesso tempo sprona Palermo a reagire con l'aiuto della Patrona e del Beato don Pino Puglisi che diceva: "Se ognuno fa qualcosa, allora si puo' fare molto". Ecco il testo del messaggio.
La prima sfida per Leone XIV è riaccendere la speranza e tenere viva la fede. Negli ultimi anni infatti ci sono cifre in picchiata per la frequenza alle messe, matrimoni religiosi, battesimi. Incide anche la lontananza dei giovani
di Francesco Deliziosi
"Quando il Figlio dell'Uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?". Nel Vangelo di Luca risuona questa domanda che è davvero angosciante per tutti i cristiani e anche per ogni nuovo Pontefice. È lo stesso Gesù a chiederselo, nei momenti cruciali della sua vita sulla Terra, prima di andare a Gerusalemme incontro alla Passione. E il nuovo Papa Leone XIV, appena eletto dai 133 cardinali provenienti da 71 Paesi, probabilmente si sta interrogando allo stesso modo. Robert Francis Prevost, il primo pontefice americano, 69 anni, di Chicago, ha sulle spalle proprio questo immane peso che riassume il cuore della missione del successore di Pietro: come tenere in vita la fiammella della fede cristiana e trasmetterla alle future generazioni?
di Francesco Deliziosi
Il mondo dà l'addio a Papa Francesco e scopre la sensazione di vuoto dell'orfanità. Si è chiuso dopo 12 anni un Pontificato rivoluzionario e, forse proprio per questo, amato oppure osteggiato in pubblico come mai successo da secoli. A tutti, sostenitori e detrattori, viene meno un solido punto di riferimento. E tutti da ieri rendono omaggio (o l'onore delle armi) a un profeta dei tempi moderni con un progetto pastorale sin dall'inizio ben preciso: una Chiesa «povera e per i poveri, un ospedale da campo» che porti accoglienza e misericordia in ogni parte della Terra e in ogni «periferia esistenziale». Una «Chiesa in uscita», dialogante con i laici e con le altre religioni, mobilitata per la pace mentre dilaga sempre più «la Terza Guerra mondiale a pezzi».
Brancaccio festeggia i 25 anni della scuola media «Padre Pino Puglisi». Il 13 gennaio del 2000 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi inaugurò l’istituto che si trova in via Francesco Panzera nel quartiere del parroco martire ucciso per mano mafiosa il 15 settembre del 1993. Don Puglisi lottò fortemente per la sua realizzazione per allontanare i tanti ragazzini dalla strada.
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| Don Maurizio Francoforte |
Amava dire, con una battuta, di sentirsi il viceparroco, perché don Pino Puglisi sarà sempre il vero parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio. Ora la salma di don Maurizio Francoforte, per sedici anni anima e cuore del quartiere, morto nella notte della vigilia di Natale, è stata sistemata nella sua chiesa, divenuta casa di tanti in questi anni, e subito meta di un pellegrinaggio commosso, con adolescenti, giovani e adulti che da ogni parte del quartiere e anche dall’esterno, sono venuti a rendergli omaggio in un clima di famiglia e accoglienza.
Auguri di buon Natale a chi segue questo blog che quest'anno festeggia per aver superato i dieci anni di attività. Ringraziamo tutti quanti hanno seguito la nostra ricerca, nata con l'obiettivo di far conoscere al meglio, attraverso documenti, iniziative e testimonianze, la vita e l'operato di Don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993 e riconosciuto martire della Chiesa cattolica nel 2013. Proprio l'anno dopo, ad agosto 2014, è nato questo blog che a oggi ha raccolto nei suoi oltre 10 anni di vita ben 750.065 visualizzazioni. Con l'imponente numero di post, documenti, foto e video rappresenta oggi on line la principale fonte di riferimento per chi vuole conoscere il sacerdote-martire. Innumerevoli soprattutto gli studenti che hanno attinto per le loro ricerche a questo blog. Grazie ancora a tutti.
Il Papa torna a citare don Pino Puglisi e lo fa in una circostanza importante. Una lettera in vista dell’imminente Giubileo in cui Francesco ricorda la frase del sacerdote-martire: "Dio ama sempre tramite qualcuno". Il Papa sottolinea: «Desidero che tutte le realtà diocesane proprietarie di immobili, offrano il loro contributo per arginare l’emergenza abitativa con segni di carità e di solidarietà per generare speranza nelle migliaia di persone che nella città di Roma versano in condizione di precarietà». Lo ha scritto il Papa in una lettera inviata ai superiori degli ordini religiosi, ai legali rappresentanti degli enti ecclesiastici, ai parroci e al clero, diffusa significativamente il 15 novembre, all’antivigilia della Giornata mondiale dei poveri, giunta all’ottava edizione. Ecco il testo del documento pontificio con la citazione della frase di don Pino.
La città celebra la memoria liturgica del Beato Giuseppe Puglisi. Il prete martire, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993, è stato ricordato e celebrato in tutti i vicariati dell’arcidiocesi, è toccato a monsignor Corrado Lorefice celebrare la messa a Brancaccio, nella chiesa di San Gaetano, quella che fu la parrocchia di Puglisi. La scelta del 21 ottobre è legata alla data del battesimo di don Puglisi, avvenuto alla Kalsa, nella chiesa di Santa Maria della Pietà, e anche per il fatto che la Chiesa già celebra il 15 settembre (giorno dell'omicidio) la memoria della Vergine Addolorata. Lorefice ha definito nell'omelia la mafia come una "perfida struttura di peccato"