lunedì 18 gennaio 2016

PINO PUGLISI VISTO DAI GIOVANI DEL "DON BOSCO" DI PALERMO

L'Istituto Don Bosco di Palermo

Far conoscere iI Beato padre Pino Puglisi ai giovani. Era questo l'obiettivo dell'incontro col giornalista Francesco Deliziosi che si è tenuto il 28 novembre 2015 coinvolgendo i ragazzi dell'Istituto don Bosco di Palermo. Un'occasione per fare memoria del martire ucciso dalla mafia, grazie alla testimonianza del giornalista, ex allievo del sacerdote al liceo Vittorio Emanuele II, suo collaboratore negli anni di Brancaccio e autore per Rizzoli della biografia "Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con il sorriso". A margine dell'incontro, si è anche sottolineato il parallelo tra don Pino Puglisi e don Giovanni Bosco, due sacerdoti che hanno saputo colpire al cuore tutti i giovani con il loro carisma di educatori. Il confronto è stato sviluppato, sempre su questo blog, dal preside dell'istituto, professor Nicola Filippone (per leggere il suo saggio cliccate su questo link). Qui pubblichiamo invece tre contributi degli alunni che hanno assistito all'incontro col giornalista Deliziosi.

PADRE PUGLISI E DON BOSCO, DUE EDUCATORI A CONFRONTO



lI Beato padre Pino Puglisi e San Giovanni Bosco: due esempi di educatori che hanno saputo parlare al cuore dei giovani. Il 28 novembre 2015 si è tenuto un incontro con i ragazzi dell'Istituto don Bosco a Palermo per fare memoria del martire ucciso dalla mafia: il parallelo tra i due sacerdoti è emerso sia negli interventi del preside, professor Nicola Filippone, ideatore dell'iniziativa, che in quelli del giornalista Francesco Deliziosi, ex alunno e collaboratore a Brancaccio del Beato nonché autore della biografia "Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con un sorriso" (Rizzoli). In particolare Deliziosi ha analizzato il metodo pedagogico di Puglisi, applicato tra i banchi del liceo Vittorio Emanuele II (dove ha insegnato dal 1978 al 1993) e poi anche come parroco impegnato nel riscatto dei giovani emarginati delle periferie palermitane. Filippone ha messo in evidenza le affinità tra quanto faceva Don Giovanni Bosco per il recupero dei ragazzini e le esperienze di sostegno ai giovani disagiati intraprese da padre Puglisi soprattutto a Godrano e a Brancaccio. A conclusione dell'incontro Deliziosi ha letto una preghiera scritta da padre Puglisi sotto forma di invocazione a Don Bosco perché protegga i docenti e tutti i giovani che gli erano stati sempre così cari. 
Il preside del Don Bosco ha adesso messo a fuoco il parallelo tra i due sacerdoti in un saggio scritto per il blog che state leggendo. Ecco il testo, ricchissimo di spunti di riflessione, per studenti e insegnanti, sul grandissimo carisma che accomuna i due educatori. Ma non solo, in comune c'erano anche due scelte controcorrente: essere poveri e allegri.


sabato 9 gennaio 2016

PADRE PINO PUGLISI: L'ELOGIO LAICO DEI GIUDICI NELLE MOTIVAZIONI DELLE SENTENZE


Uno striscione affisso davanti alla chiesa di San Gaetano @Shobha.
Due processi penali paralleli, contro esecutori e mandanti mafiosi, chiusi con una raffica di ergastoli; le condanne sono state rese poi definitive dalla Corte di Cassazione: questo il bilancio delle inchieste sull'omicidio di padre Pino Puglisi. 
Stanno scontando la condanna a vita i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano (i mandanti) e Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro, Luigi Giacalone, tutti detenuti. I due esecutori materiali (Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza) sono oggi collaboratori della giustizia e godono dei benefici di legge
Dagli atti dei due processi emergono riflessioni molto interessanti che testimoniano come le ricostruzioni della figura di padre Pino fatte in Aula da amici e testimoni abbiano colpito al cuore anche i magistrati. I quali, nelle motivazioni delle sentenze, esprimono convinzioni e analisi che sono un elogio laico della figura del sacerdote-martire.  

martedì 15 dicembre 2015

PADRE PUGLISI E MONS. INSERRA: GIORNATA DELLA MEMORIA A MONTAGNAREALE

Mons. Alfio Inserra
Due sacerdoti con il pallino della comunicazione e dei giovani: padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993, e mons. Alfio Inserra, scomparso nel 2011. Per loro a Montagnareale (Patti) una giornata della memoria giovedì 17 dicembre. A mons. Inserra verrà intitolata la biblioteca. L'incontro vale anche come corso di formazione per i giornalisti. Ecco il comunicato degli organizzatori (Federazione settimanali cattolici e Unione stampa cattolica in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti).

sabato 5 dicembre 2015

LOREFICE E' ARCIVESCOVO: DON PUGLISI TESTIMONE DEL VANGELO E DELL'ACCOGLIENZA


Mons. Corrado Lorefice ha voluto ricordare ancora una volta don Pino Puglisi nel discorso alla città di Palermo pronunciato ieri a piazza Pretoria - visibilmente commosso - prima dell'ordinazione episcopale. Ne ha poi parlato ancora dopo la cerimonia ed è rimasto in preghiera presso l'altare della Cattedrale che accoglie le spoglie del Beato in una tomba a forma di spiga di grano. Nel suo primo discorso davanti a Palazzo delle Aquile il nuovo arcivescovo ha voluto inserire anche un significativo (e laico) richiamo alla nostra Costituzione a proposito dell'uguaglianza sociale dei cittadini. In questo aderendo a quella passione per il riscatto sociale degli emarginati che fu uno dei tratti caratteristici dell'impegno di padre Puglisi che "ci ha fatto capire che cosa significhi testimoniare semplicemente il Vangelo come parola dell’accoglienza di tutti". Ecco il testo integrale dell'intervento di mons. Lorefice. O meglio di don Corrado, come vuole continuare a farsi chiamare.


Discorso alla Città di Palermo
di S.E.R. Mons. Corrado Lorefice
Piazza Pretoria 5 dicembre 2015


Ben trovati. Buonasera a tutti. A tutti giunga questo mio saluto. E’ il nostro primo incontro, carissimi fratelli e amici di Palermo. Qui la città intera oggi converge, rappresentata in tutte le sue istituzioni, a cui ricambio l’accoglienza affettuosa, e che ringrazio nella persona del Sindaco Leoluca Orlando. I nostri occhi sono ricolmi di gioia e di gratitudine. 

domenica 22 novembre 2015

MONS. PENNISI: VIA I MAFIOSI DALLE CONFRATERNITE

Mons. Michele Pennisi



 Una retata di mafia azzera il mandamento di Corleone che si stava riorganizzando. E' l'occasione per una nota dell'Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi (Corleone rientra nel territorio della sua diocesi) che torna a ribadire il pieno sostegno agli inquirenti e come la Chiesa sia definitivamente in campo per contrastare la mafia attraverso l'evangelizzazione. Anche con scelte nette e di rottura come l'esclusione dei mafiosi e dei collusi dalle confraternite. Ecco la nota.

martedì 17 novembre 2015

LOREFICE: NO A PRETI FUNZIONARI

Mons. Lorefice con un gruppo di seminaristi a Palermo

Prima messa a Palermo per il nuovo arcivescovo, Corrado Lorefice, in attesa dell'insediamento del 5 dicembre. E come sede il seminario, per rimarcare l'impegno vocazionale per il quale si è speso "don Corrado" così come il suo maestro, padre Pino Puglisi. Entrambi infatti sono stati per lunghi anni responsabili del Centro regionale vocazioni (Crv). Ben precise le indicazioni date ai giovani che aspirano a diventare sacerdoti: alla Chiesa non servono preti funzionari, ma occorre essere testimoni di Dio. Non sappiamo se la citazione da parte di Lorefice sia voluta, ma queste frasi riecheggiano parole proprio di padre Puglisi che, in un appunto del 1967, scriveva una riflessione divenuta tra le più famose: «Quale lo scopo della formazione impartita dal seminario? Quale tipo di prete vogliamo formare? Preti consapevoli della loro identità ontologica ed operativa, dinamica, uomini maturi, formati di tutte le qualità che fanno una personalità umana perfetta… Non vogliamo preti a mezzo servizio, non vogliamo preti funzionari, burocrati, vogliamo un testimone delle realtà soprannaturali». (francesco deliziosi)

giovedì 12 novembre 2015

50 MILA VISUALIZZAZIONI PER IL BLOG DI PADRE PINO PUGLISI


In poco più di un anno oltre 50 mila visualizzazioni per questo blog che state leggendo, il primo su padre Pino Puglisi. Oltre a ringraziare tutti i lettori, occorre ragionare su questo dato: in concreto da internet arriva una conferma. il sacerdote-martire continua ad affascinarci e a interrogarci – laici e cattolici - e a essere una spina nel fianco. Come osservato altre volte, il sacrificio della sua vita è stato fecondo per la società civile e ha anche portato una maturazione della coscienza ecclesiale sul rapporto con la mafia e con le organizzazioni criminali. 

lunedì 9 novembre 2015

DON CORRADO LOREFICE: NEL MIO STEMMA LE LETTERE PPP COME PADRE PINO PUGLISI




Più che un motto è una chiara indicazione di ordine pastorale e spirituale: per il suo stemma di arcivescovo di Palermo, Don Corrado Lorefice ha scelto le tre lettere PPP. Lo accompagneranno nella sua missione di pastore richiamando Padre Pino Puglisi, che i suoi amici chiamavano affettuosamente 3P. Ma anche evocando i tre cardini attorno ai quali si muove tutta la vita di un cristiano: il Pane eucaristico, la Parola di Dio, la concreta vicinanza ai Poveri e agli ultimi. E non è un caso che don Corrado Lorefice abbia voluto fare questa confidenza a un gruppo di giovani del Servizio civile in servizio alla Caritas della diocesi di Noto.

Uno dei pannelli della mostra itinerante allestita anni fa in memoria di padre Pino Puglisi (nella foto in alto) riporta proprio queste due terzine: Padre Pino Puglisi e Parola, Pane e Poveri. Don Corrado conferma quindi di ispirare il suo ministero all'azione del Beato, come aveva fatto sin dal suo primo messaggio alla città di Palermo, al momento della nomina da parte di Papa Bergoglio. 

domenica 8 novembre 2015

I PARROCI DI BAGHERIA: NO AL RACKET, SOLIDARIETA' A CHI DENUNCIA IL PIZZO

Manifestazione contro la mafia a Bagheria

A Bagheria la Chiesa scende in campo al fianco dei 35 imprenditori e commercianti che hanno denunciato le richieste di pizzo, permettendo alla magistratura di emettere 22 ordini di custodia contro il racket delle estorsioni. Il documento che riportiamo è stato letto domenica 8 novembre 2015 durante le messe in tutte le parrocchie di Bagheria. Oltre a dare solidarietà a chi ha saputo rompere il muro dell'omertà, i parroci invitano i mafiosi alla conversione. Tra gli ispiratori del documento c'è don Francesco Michele Stabile, storico della chiesa, parroco a San Giovanni Bosco e coordinatore della commissione per l'istruttoria della causa di beatificazione di don Puglisi.

giovedì 5 novembre 2015

DON CORRADO: IO, ARCIVESCOVO PER INTERCESSIONE DI PADRE PUGLISI



«Se vogliamo una città che stia bene, dobbiamo ripartire dai più deboli». Si sente già palermitano monsignor Corrado Lorefice (anche se preferisce un «don Corrado» più colloquiale), nuovo arcivescovo di Palermo, che a un mese esatto dal suo insediamento in diocesi fissato per il 5 dicembre, parla per la prima volta a tutto campo della sua nuova missione. Dell’ansia per la nomina a sorpresa, ma anche del legame con il «mio don Pino», a cui ha dedicato un bel volume. La casula rossa indossata per la beatificazione di padre Puglisi «la tengo come una reliquia». Ieri in Vaticano ha fatto il giuramento previsto per i nuovi vescovi e ha incontrato Papa Francesco: «È stato amabilissimo con me, mi ha detto cose bellissime che porto nel cuore».

martedì 3 novembre 2015

DON LOREFICE: SE DITE CHE HO FATTO CARRIERA MI VOLETE MALE!

Don Corrado Lorefice (a sinistra) . A destra il vescovo di Noto Antonio Staglianò
"Se dite che sto facendo carriera, mi volete male!" Ecco l'omelia pronunciata da don Corrado Lorefice nella sua chiesa di San Pietro a Modica per il 1° novembre. Un modo per presentare il suo punto di vista: essere diventato arcivescovo di Palermo (si insedierà il 5 dicembre prossimo) per lui è un nuovo, gravoso servizio. E lui vuole essere il servo di tutti, soprattutto dei poveri e degli ultimi, ai quali - commentando le Beatitudini - dedica alcuni passaggi significativi dell'omelia. Non a caso don Corrado Lorefice ha voluto ricordare lo spirito di servizio del Beato Giuseppe Puglisi, esclamando subito dopo la sua nomina: "E' sua la colpa!"

Omelia di don Corrado Lorefice
1 novembre 2015 – san Pietro

Mi piacerebbe che oggi come allora lo sguardo del Signore Gesù si posasse su di noi.

DON STABILE: FINALMENTE LA RIBELLIONE ANTIRACKET ARRIVA A BAGHERIA

Don Francesco Michele Stabile
Trentasei tra imprenditori e commercianti con le loro dichiarazioni contribuiscono a una retata antiracket con 22 ordini di custodia. Si sgretola il muro dell'omertà. Succede a Bagheria, alle porte di Palermo, una realtà storicamente segnata dal dominio delle cosche che si passavano in "staffetta" le vittime del pizzo. Ecco una intervista a don Francesco Michele Stabile, parroco in una zona periferica di Bagheria, storico della Chiesa e coordinatore della commissione diocesana che istruì la causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi.

«La gente ha finalmente capito da che parte stare e poi la mafia locale fa meno paura di prima». Don Francesco Michele Stabile, parroco di San Giovanni Bosco a Bagheria, mostra la compiaciuta soddisfazione di chi da oltre trent’anni si batte per il cambiamento e ora comincia a vedere le prime luci accendersi e brillare. Sacerdote nella trincea sociale di Bagheria, storico della Chiesa, don Stabile conosce di cosa è capace la violenza mafiosa, in un territorio che era conosciuto, assieme a Casteldaccia e Altavilla, come il triangolo della morte.

martedì 27 ottobre 2015

MONS.LOREFICE ARCIVESCOVO DI PALERMO NEL SEGNO DI PADRE PINO PUGLISI

Mons. Corrado Lorefice

di Francesco Deliziosi
Da semplice parroco ad arcivescovo di Palermo. La nomina a sorpresa voluta da Papa Francesco è arrivata. Segnerà la storia della Chiesa siciliana. E le prime parole inviate per email da mons. Corrado Lorefice al suo predecessore, il cardinale Paolo Romeo, hanno già indicato una linea pastorale ben precisa con l'attenzione ai "piccoli, agli umili, ai poveri", ai quali occorre donarsi senza aspettarsi nulla in cambio, senza mirare a ricavarne "un aumento di potere" (citazione da don Giuseppe Dossetti).
E' la linea di Papa Bergoglio, ma anche quella di padre Pino Puglisi, al quale il neo arcivescovo è devotissimo. Nel suo messaggio mons. Lorefice ha voluto sottolineare: "Ho il cuore ancora pieno di stupore per l'inattesa nomina...Ringrazio la Provvidenza che mi ha fatto incontrare don Pino Puglisi e collaborare con lui al Centro regionale vocazioni, in una pastorale attenta a valorizzare tutte le vocazioni". Facendo la scelta ben precisa di essere "il più piccolo e il servo di tutti". Con una preghiera molto significativa, Lorefice ha infine affidato il suo ministero a Maria, a Santa Rosalia e al Beato Puglisi.
Padre Pino Puglisi