domenica 24 giugno 2018

"SE OGNUNO FA QUALCOSA": UNA RECENSIONE DEL LIBRO SULL'AGENZIA REDATTORE SOCIALE


Tomba di padre puglisi
PALERMO - Un percorso virtuoso attraverso i testi di padre Puglisi per conoscere da vicino il pensiero e le opere del prete 'operaio degli ultimi' oggi beato. Nel libro, curato da Francesco Deliziosi ed edito da Rizzoli "Don Pino Puglisi – Se ognuno fa qualcosa si può fare molto", con la prefazione dell'arcivescovo Corrado Lorefice, per la prima volta vengono raccolti in un unico volume, gli scritti più significativi del sacerdote.

mercoledì 13 giugno 2018

XXV DEL MARTIRIO: TUTTI GLI EVENTI PER DON PINO



Spettacoli teatrali, inaugurazioni di nuovi spazi, giornate dedicate ai bambini, documentari, una pedalata simbolica e concorsi per le scuole. Sono solo alcune delle numerose iniziative che verranno organizzate per ricordare il XXV Anniversario dell'omicidio di Padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre 1993 davanti alla sua abitazione, in piazzale Anita Garibaldi, a Brancaccio, quartiere dove abitava e di cui era parroco.

venerdì 25 maggio 2018

5 ANNI FA LA BEATIFICAZIONE: IN UN LIBRO GLI SCRITTI DI DON PINO PUGLISI


Il 25 maggio 2018, ricorre il quinto anniversario della beatificazione come martire di Don Pino Puglisi. In programma una serie di iniziative anche in vista del 15 settembre 2018 in cui verrà poi ricordato, con varie trasmissioni tv e manifestazioni, il 25° anniversario del delitto voluto dalla mafia nel 1993 per spegnere la voce del sacerdote impegnato a Brancaccio nel recupero dei giovani e nelle battaglie per i diritti civili. Don Puglisi è oggi il primo beato della Chiesa cattolica tra le vittime della mafia.

giovedì 10 maggio 2018

I VESCOVI SICILIANI AI MAFIOSI: CONVERTITEVI!


Questo il testo della lettera presentata dai vescovi siciliani nella Valle dei Templi il 9 maggio 2018, a 25 anni dall'intervento di Papa Wojtyla. Una dura condanna della mafia delle "pistole e dei colletti bianchi" ma anche un allarme sul rischio infiltrazioni nelle processioni e nelle feste religiose nell'Isola. Spicca la ricerca di un linguaggio proprio della Chiesa per invitare alla conversione i mafiosi come fece San Giovanni Paolo II: convertitevi, è il momento di cambiare vita! Importante anche il riferimento al beato Pino Puglisi e al suo invito al dialogo con la parte oscura di Brancaccio fino all'estremo sacrificio.

mercoledì 2 maggio 2018

ORLANDO DAL PAPA: DON PUGLISI SIA COMPATRONO DI PALERMO


Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una delegazione di amministratori cittadini della provincia di Palermo che fanno parte  della vasta area della "città metropolitana" ha partecipato il 2 maggio all’udienza papale, in Vaticano. Orlando ha donato al Papa la medaglia ricordo della città con la frase di Pino Puglisi: "Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto", manifestando ancora una volta l’auspicio che proprio Padre Puglisi possa essere Compatrono di Palermo accanto ai Santi Patroni che già esistono sia per il capoluogo (Santa Rosalia, San Benedetto il Moro) che per le singole città dell’area metropolitana.

venerdì 30 marzo 2018

LOREFICE: MAFIA, MEA CULPA DELLA CHIESA SUI SILENZI


A Palermo (cinema Rouge et Noir, 9 marzo 2018) si è tenuto un incontro organizzato dal Centro Pio La Torre. Pubblichiamo integralmente l'intervento dell'arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, in cui c'è una toccante autocritica sui silenzi del passato della Chiesa e si rilancia l'esempio di don Pino Puglisi e di Rosario Livatino.


Un caro simpatico saluto a tutti a voi qui presenti e a quanti ci seguono in diretta streaming. Il tema che mi è stato affidato è «Il ruolo della Chiesa di Papa Francesco nel contrasto alle mafie, alla corruzione, alla povertà e alle diseguaglianze sociali». Sono contento di stare qui con voi, di ascoltare le vostre eventuali domande, su problematiche che voi ragazzi e ragazze sentite forse più di tutti e di tutte.

IL PAPA: UN MAFIOSO NON PUO' DIRSI CRISTIANO

Un mafioso non può dirsi cristiano: lo ha detto il Papa nell'udienza generale di mercoledì 28 marzo 2018. "Pensiamo, per non andare lontano da casa, ai cosiddetti cristiani mafiosi: questi di cristiano non hanno nulla. Si dicono cristiani ma portano la morte nell'anima e agli altri. Preghiamo per loro", è stato l'invito del Papa. Il nuovo intervento di condanna della criminalità organizzata arriva a confermare altre dure prese di posizione tra cui la scomunica ricordata a Sibari in Calabria nel giugno 2014.

giovedì 22 marzo 2018

ANCHE DALLE POSTE ITALIANE UN FRANCOBOLLO PER DON PINO

 Un piccolo spazio, quello di un francobollo, per due grandi uomini, Don Pino Puglisi e Peppino Impastato, morti entrambi per essersi ribellati alle regole mafiose.
Sono stati presentati alle Poste centrali di via Roma a Palermo i nuovi francobolli da 95 centesimi, che portano al loro interno le immagini dei due uomini ma anche delle loro frasi simbolo, che hanno contribuito a renderli eroi: "Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti", diceva spesso durante le sue omelie Don Pino (riprendendo una frase di Martin Luther King). Da oggi il suo pensiero resterà per sempre nella memoria della filatelia italiana. Sarà la stessa cosa per Peppino di Cinisi, che tramite Radio Aut era solito dire: "Informazione è resistere, resistere è preparare le basi del cambiamento".
Presenti all'evento i fratelli del beato Giuseppe Puglisi, don Leoluca Pasqua, vicario episcopale, delegato dell'arcivescovo di Palermo don Corrado Lorefice, Maurizio Artale, presidente del centro di Accoglienza Padre Nostro e Fabio Gregori, responsabile della filatelia di Poste Italiane. Il francobollo delle Poste per don Pino si va ad aggiungere a quello del Vaticano, presentato alcune settimane fa (maggiori informazioni a questo link ) 
PALERMO 21 marzo 2018.

venerdì 9 marzo 2018

LOREFICE: MAFIA, LA CHIESA CHIEDE PERDONO PER LE SUE OMISSIONI

Mons. Corrado Lorefice


«La mafia è antievangelica e senza dubbio il mafioso non è e non può essere un uomo di fede. La mafia ha in odio la fede cristiana,
può avere un'espressione religiosa da strumentalizzare ma è ben
 lungi dalla fede. Ti puoi convertire e avere il perdono, ma lo devi
dire e devi prenderne le distanze». Lo ha detto l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice intervenendo alla conferenza antimafia promossa dal centro studi Pio La Torre.

martedì 6 febbraio 2018

BERTOLONE: PUGLISI AVREBBE SORRISO PER IL FRANCOBOLLO CHE IL VATICANO GLI DEDICA

Da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro e Postulatore della causa per la Beatificazione di don Giuseppe Puglisi riceviamo e con gioia pubblichiamo questo articolo sull'emissione di un francobollo del Vaticano per il sacerdote-martire di cui quest'anno ricorre il 25° dell'omicidio. A questo link  maggiori dettagli sul francobollo.



di Mons. Vincenzo Bertolone

Nella giornata di oggi l’Ufficio filatelico dello Stato della città del Vaticano metterà in circolazione un francobollo commemorativo dedicato a don Pino Puglisi, per ricordare il venticinquesimo anniversario della sua uccisione per mano della mafia. Credo che di fronte ad una notizia del genere, mite, timido e riservato com’era, padre Puglisi si sarebbe lasciato andare ad un sorriso, il sorriso al quale non rinunciava mai e che dono’, come segno di coraggio e perdono, anche ai suoi carnefici, quella sera del 15 Settembre del 1993. Si disse allora, e si è ripetuto per tanto tempo, che chi lo uccise, e chi diede l’ordine di ammazzarlo, pensò di aver finalmente chiuso per sempre la bocca ad un uomo scomodo, ad un prete che dava fastidio perché aveva scelto di essere e fare il prete. In realtà non fu così, e lo dimostra anche questo francobollo, con l’omaggio che attraverso esso si rende alla figura del beato Puglisi. Sullo sfondo una chiesa, segno della fede e dell’obbedienza a Cristo e al Vangelo che lo ispirò fino alla fine. In primo piano la sua gente, la gente e soprattutto i bambini di Brancaccio, per i quali si spese perché, proprio attraverso l’insegnamento evangelico, trovassero la forza di difendere diritti e di camminare nella luce di Dio.

Poteva Cosa Nostra, ossequiosa del dio denaro e del potere, tollerare tutto ciò, perdendo di prestigio ed autorità? Non poteva. E lo uccise. Ma commise il suo errore più grande: Puglisi, come questo omaggio alla sua memoria dimostra, vive ancora. Ed ancora è punto di riferimento. Tocca a noi accoglierlo e seguirne l’esempio, ricordando le sue parole: “Venti, sessanta, cento anni... la vita”, diceva, ma “a che serve se sbagliamo direzione? Ciò che importa - spiegava - è incontrare Cristo, vivere come lui, annunciare il suo Amore che salva. Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo”. Quel mondo, aggiungo io, che siamo chiamati a fare nostro e ad incarnare, con un sentimento contagioso che è capace di varcare confini e frontiere, proprio come fosse un francobollo.


Catanzaro, 5 febbraio 2018

                                                                                                                                                                               

martedì 30 gennaio 2018

VATICANO: UN FRANCOBOLLO PER PUGLISI


CITTA' DEL VATICANO. L’Ufficio filatelico e numismatico dello Stato della Città del Vaticano ha reso noto che le prossime emissioni filateliche del 6 febbraio 2018 saranno dedicate alla Pasqua e al 25/mo anniversario della morte del beato don Pino Puglisi, assassinato nel 1993 dalla mafia. I bozzetti mostrano che il primo, realizzato dall’artista Raul Berzosa Fernandez, raffigura un Cristo risorto e benedicente ed è proposto in un foglio da 10 francobolli (dimensioni 177x106 mm), valore facciale 0,95 euro, tiratura massima 250.000 serie complete. La seconda emissione consiste in un minifoglio da 6 francobolli (dimensioni 130x110 mm) raffiguranti il beato Puglisi circondato dai ragazzi di cui si occupava nel quartiere Brancaccio di Palermo, dove era nato il 15 settembre 1937. Si adoperò per strapparli dalla strada e la mafia sentendosi minacciata ne commissionò l’uccisione. Sullo sfondo la sua chiesa e in primo piano la dicitura: «La sera del 15 settembre 1993 don Pino Puglisi è assassinato a Palermo dalla mafia». Nel dépliant che accompagna i bozzetti vengono ricordate le parole di Papa Francesco: «È stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto». Il francobollo è realizzato dall’artista Marco Ventura. Il valore facciale dell’emissione è di un euro, la tiratura massima di 360.000 esemplari.

domenica 5 novembre 2017

DIOCESI DI PALERMO: SETTIMANA DEI GIOVANI NEL SEGNO DI PADRE PUGLISI



L’Arcidiocesi di Palermo, in vista del Sinodo dei Giovani che si terrà nell’ottobre 2018, propone una intera "Settimana dei giovani" dal 13 al 18 novembre 2017 nella quale - attraverso numerosi eventi -  vuole incontrare i giovani e sollecitarli a una presa di coscienza del loro essere comunità in cammino in una realtà difficile come quella palermitana. Su tutto il territorio diocesano verranno predisposti dei centri di ascolto giovani ("tende").
La settimana si muove tutta nel segno di padre Pino Puglisi che fu un grandissimo educatore dei giovani e, tra l'altro, insegnante dal 1978 al 1993, anno dell'uccisione. In particolare sarà dedicata al sacerdote-martire ucciso dalla mafia la giornata del 14 novembre. Di mattina dalle 11 al teatro Golden si terrà un incontro-confronto con i ragazzi delle scuole superiori. Di sera dalle 21, sempre al Golden, un incontro-spettacolo con numerosi artisti (ingresso libero) che richiamerà alla memoria la "festa per 3P" che si tenne l'anno scorso, il 15 settembre, sul sagrato della cattedrale. L'iniziativa prende il nome "Teencontro" e ha già una pagina facebook
La Settimana dei giovani ha un programma articolato. Da segnalare la Lectio divina con l'arcivescovo Corrado Lorefice (giovedì 16 alle 21). Il clou sarà sabato 18 con tre marce che partiranno alle 20,30 dalla chiesa di S.Antonino, dalla chiesa della Catena e da Santa Lucia per arrivare alle 21,30 a piazza Bologni. Alle 22 è prevista la messa in cattedrale con l'arcivescovo e alle 23 si terrà il "GiovaniFest" sul sagrato della Cattedrale. Qui sotto le locandine dei due momenti della giornata dedicata a padre Puglisi. Maggiori info sul programma complessivo sul sito della diocesi










venerdì 20 ottobre 2017

21 OTTOBRE: FESTA LITURGICA DEL BEATO PUGLISI/LE INIZIATIVE



Il 21 ottobre ricorre nel calendario della Chiesa cattolica la memoria liturgica del Beato padre Pino Puglisi, proclamato martire il 25 maggio 2013. Si tratta della ricorrenza del Battesimo di Padre Puglisi (avvenuto nella chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, dove di recente è stata affissa una lapide in ricordo). Non era possibile, infatti, scegliere la data del 15 settembre, giorno del martirio e del compleanno del sacerdote palermitano, poiché la Chiesa celebra, in quella circostanza, la memoria della Vergine Addolorata. In tutte le parrocchie, chiese e rettorie dell’Arcidiocesi verrà celebrata la Memoria obbligatoria, secondo lo schema riportato più sotto. Per la liturgia delle ore è stato scelto un brano in cui padre Puglisi riflette sulla testimonianza cristiana della fede: da questa al martirio "il passo è breve". 

“La Messe è abbondante” è il tema della Veglia Missionaria 2017 che si svolgerà in occasione della Memoria del Beato don Giuseppe Puglisi. L’iniziativa organizzata dall’Ufficio missionario diretto dal diacono Sarò Calò, avrà luogo venerdì 20 ottobre 2017, alle ore 21, in Cattedrale e sarà presieduta dall’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice.



Sabato 21 ottobre 2017, nella memoria liturgica del Beato Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, i diaconi don Angelo Di Pasquale e don Antonino Governale saranno ordinati presbiteri nel corso della solenne celebrazione Eucaristica per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice.

giovedì 21 settembre 2017

IL PAPA: OPPORSI IN OGNI MODO A MAFIE E CORRUZIONE


Papa Francesco ha incontrato la commissione nazionale Antimafia. Ricordati Falcone, Borsellino e Livatino (nel giorno dell'anniversario della morte). Elogi per le leggi sulla confisca dei beni, chieste nuove normative per aiutare i testimoni di giustizia.