martedì 3 novembre 2015

DON STABILE: FINALMENTE LA RIBELLIONE ANTIRACKET ARRIVA A BAGHERIA

Don Francesco Michele Stabile
Trentasei tra imprenditori e commercianti con le loro dichiarazioni contribuiscono a una retata antiracket con 22 ordini di custodia. Si sgretola il muro dell'omertà. Succede a Bagheria, alle porte di Palermo, una realtà storicamente segnata dal dominio delle cosche che si passavano in "staffetta" le vittime del pizzo. Ecco una intervista a don Francesco Michele Stabile, parroco in una zona periferica di Bagheria, storico della Chiesa e coordinatore della commissione diocesana che istruì la causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi.

«La gente ha finalmente capito da che parte stare e poi la mafia locale fa meno paura di prima». Don Francesco Michele Stabile, parroco di San Giovanni Bosco a Bagheria, mostra la compiaciuta soddisfazione di chi da oltre trent’anni si batte per il cambiamento e ora comincia a vedere le prime luci accendersi e brillare. Sacerdote nella trincea sociale di Bagheria, storico della Chiesa, don Stabile conosce di cosa è capace la violenza mafiosa, in un territorio che era conosciuto, assieme a Casteldaccia e Altavilla, come il triangolo della morte.

martedì 27 ottobre 2015

MONS.LOREFICE ARCIVESCOVO DI PALERMO NEL SEGNO DI PADRE PINO PUGLISI

Mons. Corrado Lorefice

di Francesco Deliziosi
Da semplice parroco ad arcivescovo di Palermo. La nomina a sorpresa voluta da Papa Francesco è arrivata. Segnerà la storia della Chiesa siciliana. E le prime parole inviate per email da mons. Corrado Lorefice al suo predecessore, il cardinale Paolo Romeo, hanno già indicato una linea pastorale ben precisa con l'attenzione ai "piccoli, agli umili, ai poveri", ai quali occorre donarsi senza aspettarsi nulla in cambio, senza mirare a ricavarne "un aumento di potere" (citazione da don Giuseppe Dossetti).
E' la linea di Papa Bergoglio, ma anche quella di padre Pino Puglisi, al quale il neo arcivescovo è devotissimo. Nel suo messaggio mons. Lorefice ha voluto sottolineare: "Ho il cuore ancora pieno di stupore per l'inattesa nomina...Ringrazio la Provvidenza che mi ha fatto incontrare don Pino Puglisi e collaborare con lui al Centro regionale vocazioni, in una pastorale attenta a valorizzare tutte le vocazioni". Facendo la scelta ben precisa di essere "il più piccolo e il servo di tutti". Con una preghiera molto significativa, Lorefice ha infine affidato il suo ministero a Maria, a Santa Rosalia e al Beato Puglisi.
Padre Pino Puglisi

martedì 20 ottobre 2015

IL 21 OTTOBRE LA FESTA DEL BEATO PINO PUGLISI. ECCO LE LETTURE. MESSA IN CATTEDRALE A PALERMO ALLE 18


Il 21 ottobre ricorre nel calendario della Chiesa cattolica la memoria liturgica del Beato padre Pino Puglisi, proclamato martire il 25 maggio 2013. Si tratta della ricorrenza del Battesimo di Padre Puglisi (avvenuto nella chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, dove di recente è stata affissa una lapide in ricordo). Non era possibile, infatti, scegliere la data del 15 settembre, giorno del martirio e del compleanno del sacerdote palermitano, poiché la Chiesa celebra, in quella circostanza, la memoria della Vergine Addolorata. L’Arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo, presiederà l’Eucaristia in Cattedrale alle ore 18. 
In occasione dell'apertura dell'anno pastorale della diocesi alle 19 terrà una relazione dal titolo "Misericordiosi come il Padre" mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno
Anche in tutte le parrocchie, chiese e rettorie dell’Arcidiocesi verrà celebrata la Memoria obbligatoria, secondo lo schema riportato qui sotto. Per la liturgia delle ore è stato scelto un brano in cui padre Puglisi riflette sulla testimonianza cristiana della fede: da questa al martirio "il passo è breve". 
Chi vuole leggere per intero la relazione da cui è tratta la riflessione (pubblicata su questo blog) può cliccare su questo link 



domenica 18 ottobre 2015

LA VITA DI PADRE PUGLISI: CACCIA ALLE FOTO INEDITE

Padre Puglisi con Giovanni Paolo II in una delle foto inedite raccolte dal parroco di San Gaetano
Appello del parroco di San Gaetano, don Maurizio Francoforte, per cercare tutte le foto e i materiali sulla vita del sacerdote-martire per realizzare una mostra. Il 21 ottobre la festa liturgica del Beato: alle 18 messa in Cattedrale a Palermo.

Don Maurizio Francoforte con mons. Carmelo Cuttitta, da poco nominato vescovo di Ragusa

mercoledì 14 ottobre 2015

MONS. PENNISI: ALT AGLI "INCHINI AMBIGUI" DELLE PROCESSIONI

Un vento di trasparenza e legalità si fa strada nella Chiesa e punta a ripulire l'annoso scandalo delle confraternite inquinate e degli "inchini" delle processioni, cioè la sosta davanti alle case dei boss, utilizzata per rendere omaggio al padrino di turno. Dopo la dura presa di posizione di Papa Francesco, nei giorni scorsi i vescovi calabresi hanno approvato un documento che disciplina l'infuocata materia e pone una serie di divieti. Potete leggere l'articolo cliccando qui
Non è un caso che il presidente dei vescovi calabresi sia mons. Vincenzo Bertolone, postulatore della causa per il riconoscimento del martirio di padre Pino Puglisi. Tra le scelte dirompenti prese dal sacerdote a Brancaccio ci fu anche quella di cambiare il percorso della processione proprio per evitare l'"inchino". L'articolo relativo lo trovate cliccando qui (da Avvenire)
Adesso anche in Sicilia si moltiplicano le prese di posizione sulla questione. L'ultima arriva da mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e con una lunga esperienza in materia (in passato ha anche ricevuto minacce). Ecco qui sotto l'articolo:  

giovedì 8 ottobre 2015

IL "RAGAZZINO" DI PADRE PUGLISI DIVENTA VESCOVO DI RAGUSA. "LO PORTO SEMPRE CON ME"

Un'immagine degli anni Ottanta scattata durante una visita a Castel Gandolfo. Carmelo Cuttitta (al centro con la camicia azzurra) tra Giovanni Paolo II e padre Pino Puglisi (primo sulla destra)

Era uno dei ragazzini di Godrano. Uno dei ragazzini di padre Puglisi. E ha fatto sempre capire che in un certo senso lo è ancora. Anche se ha 53 anni, anche se oggi è stato nominato vescovo di Ragusa, dopo essere stato per otto anni ausiliare del cardinale Paolo Romeo nella complessa diocesi di Palermo. Carmelo Cuttitta anche adesso, dopo la comunicazione ufficiale, è a lui che ritorna: «Porto con me il ricordo di padre Puglisi che è stato il mio parroco, che mi ha seguito spiritualmente, spero di essere evangelizzatore nella mia nuova diocesi come lo fu lui, con lo stesso zelo e donazione di vita».

martedì 6 ottobre 2015

CON I SOLDI DI DON PUGLISI I SUOI KILLER VINSERO AL LOTTO


Gaspare Spatuzza al momento dell'arresto

Gaspare Spatuzza gli tolse il borsello dalle mani e disse: "Padre, questa è una rapina". Padre Puglisi sorrise ai suoi assassini e disse "Me l'aspettavo!". Salvatore Grigoli gli sparò alla testa. Questa la ricostruzione dell'agguato del 15 settembre 1993 in piazzale Anita Garibaldi da parte dei due killer oggi collaboratori della giustizia. Quel borsello rimase nelle mani del commando che si allontanò rapidamente dal luogo dell'agguato. Il loro obiettivo, infatti, era inscenare una rapina e depistare le indagini sul delitto.
Da quel borsello Spatuzza prelevò le marche della patente del sacerdote (utili per contraffare qualche documento) e due banconote da centomila lire, un'offerta che il sacerdote aveva avuto quel giorno per il Centro Padre Nostro. Che fine fecero quei soldi? Ora Spatuzza rivela che furono giocati al lotto e con successo. 

IL BLOG SU PADRE PUGLISI OLTRE LE 40 MILA VISUALIZZAZIONI.ECCO GLI INDICI


Oltre quarantamila visualizzazioni per il blog che state leggendo, il primo dedicato a padre Pino Puglisi. Arrivati a questo traguardo, è d'obbligo un ringraziamento per tutti i lettori che ci hanno seguito dal primo momento, circa un anno fa, o si sono aggiunti lungo la strada. In poco tempo questo blog è diventato il principale punto di riferimento su internet per chi vuole approfondire la figura del sacerdote-martire. Attraverso i suoi scritti in via di pubblicazione, le testimonianze di chi l'ha conosciuto, le news sulle iniziative che man mano si organizzano per ricordarlo.

"PADRE PUGLISI, IL MIO PIU' CARO AMICO"

L'insegnante Enza Maria Mortellaro è stata una delle persone più vicine a padre Pino Puglisi, il suo professore al liceo, il suo più caro amico. In questo articolo rievoca il rapporto col sacerdote, dall'esperienza tra i banchi alla partecipazione ai campi scuola degli anni Ottanta. Fino all'ultimo incontro nella sede del Centro diocesano vocazioni nel settembre 1993, poco prima dell'omicidio. Insieme con il gesuita padre Carlo Aquino, Enza Maria è anche autrice del volume "Il samurai di Dio".

di Enza Maria Mortellaro




Enza Maria Mortellaro durante una testimonianza in una scuola

mercoledì 23 settembre 2015

PADRE PUGLISI A GODRANO: IL PARROCO PIU' ALTOLOCATO DELLA CHIESA DI PALERMO

Dal '70 al '78 padre Pino Puglisi fu parroco a Godrano, un paesino di montagna in provincia di Palermo, scosso da una faida che aveva causato diversi omicidi e con le famiglie divise da profondi rancori. In questo clima gelido, e non solo per l'altitudine, il sacerdote ebbe una profonda crisi di scoraggiamento. Ma con l'aiuto di alcuni amici e del movimento Presenza del Vangelo riuscì a ripartire fino a pacificare le coscienze e a trasformare l'intero paese. Alcuni fili rossi della sua attività pastorale si ritroveranno a Brancaccio: dall'attenzione per i bambini alla "purificazione" delle processioni e del devozionismo popolare. A raccontare quegli anni è una delle ragazze di allora di Godrano, poi diventata insegnante di religione. Ecco il suo intervento. 

giovedì 17 settembre 2015

BERTOLONE: PADRE PINO PUGLISI? NON RENDIAMO INUTILE LA MORTE DI UN PROFETA

La folla alla cerimonia di beatificazione: 25 maggio 2015

In un articolo pubblicato sull'Osservatore Romano, mons. Vincenzo Bertolone mette in guardia da un rischio ben preciso in questi giorni di commemorazioni per l'anniversario dell'uccisione di padre Pino Puglisi: ridurre il suo insegnamento alla quiete e all'umiltà, spegnendo la sua voce di profeta che si ricollega alla tradizione purissima della fede e del coraggio dei martiri dei primi secoli del Cristianesimo. Ma anche a un'altra grande figura: mons. Oscar Romero.


di Vincenzo Bertolone

postulatore della causa di beatificazione e arcivescovo di Catanzaro

mercoledì 16 settembre 2015

LA MAFIA ...QUI DA NOI? MA VA! PADRE PINO PUGLISI RICORDATO A ROMA

Il provocatorio titolo dell'iniziativa a Roma: "La mafia...qui da noi? Ma va!"

Il giorno del suo compleanno, il giorno del suo martirio: per ricordare la lezione di fede e di coraggio di padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia, la parrocchia di San Frumenzio e la Comunità di Sant'Egidio a Roma hanno scelto proprio la data del 15 settembre. Il salone parrocchiale è stato gremito dai fedeli e anche da molti siciliani che vivono a Roma e che hanno colto l'occasione per fare memoria di don Pino, ascoltando tre relatori che hanno avuto modo di conoscerlo direttamente. Ecco un resoconto dell'incontro comparso on line sul sito di informazioni della diocesi.


DON PINO PUGLISI, UNA VITA CONTRO L'INDIFFERENZA
di Elisa Storace
Romasette.it - L'informazione on line della diocesi di Roma
Da sinistra: Massimo Magnano della Comunità Sant'Egidio, il giornalista Francesco Deliziosi, mons. Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma Nord, don Gianpiero Palmieri, il saggista Vincenzo Ceruso

giovedì 10 settembre 2015

PER PADRE PUGLISI MEDAGLIA D'ORO AL VALOR CIVILE


Una medaglia d'oro al valore civile sarà conferita alla memoria  del Beato Giuseppe Puglisi. La cerimonia è prevista al Quirinale il 24 settembre alle 12. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, consegnerà la medaglia ai due fratelli del sacerdote, Gaetano e Francesco. Sarà questo il culmine delle manifestazioni in onore di padre Pino per il 22° anniversario della sua uccisione, avvenuta il 15 settembre 1993. 

domenica 6 settembre 2015

IL PRESIDE RAFFAELE: PADRE PUGLISI E IL VENTO DEL '68...

Antonino Raffaele

Sulla fine degli anni Sessanta padre Pino Puglisi lavorò all'istituto Roosevelt dell'Addaura a Palermo, un centro di assistenza per orfani e infanzia disagiata. Antonino Raffaele, che era tra i docenti del Roosevelt, lo conobbe in quell'occasione ed ebbe a sperimentare la sua straordinaria umanità, capacità di educatore e accoglienza. Pur alle prese con insegnanti a volte ideologizzati e di sinistra, il sacerdote riuscì ad aprire un dialogo e a condividere slanci e generosità di quel gruppo. Fino a incontrarli a viso aperto in una taverna con davanti un uovo sodo e un bicchiere di vino. Fino ad accompagnarli nelle prime lotte sindacali per i diritti dei lavoratori del Roosevelt. Raffaele e Puglisi rimasero in stretto contatto e anni e anni dopo si ritrovarono al liceo classico Vittorio Emanuele II: lui preside, l'altro insegnante di religione. Fino al 15 settembre del 1993. Ecco un articolo dell'ex preside che rievoca gli anni del Roosevelt.