venerdì 29 luglio 2016

LOREFICE A CRACOVIA PER LA GMG RICORDA PADRE PUGLISI

Sono ottantamila gli italiani  a Cracovia per le Giornate Mondiali della Gioventù. Folta la rappresentanza anche dalla Sicilia e tra i vescovi sono presenti Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale. In particolare mons. Lorefice ha incontrato 600 ragazzi trentini, invitati a riflettere sulla parabola del padre misericordioso. Alla riflessione è seguito un secondo momento all’aperto guidato dall’arcivescovo, al quale i giovani hanno posto le loro domande. «Sono qui con grande semplicità di cuore, le vostre sono questioni alle quali servirebbero ore per rispondere», ha spiegato ai trentini l'arcivescovo di Palermo. «La Giornata mondiale dei giovani, per noi deve essere un'opportunità, Gesù Cristo deve entrare nella nostra vita come parola vivente che segna l'umanità». Monsignor Lorefice ha ricordato poi ai trentini l'esempio e l'impegno di padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia nel 1993, al quale rimandano le 3 “p “ impresse nel suo stemma vescovile. «Significano Parola di Dio, pane eucaristico e poveri - ha spiegato - e questa è la Chiesa che, grazie a Dio, Francesco sta realmente animando con questa sua generosità, semplicità e umiltà. Grazie per quello che voi giovani state dando a noi vescovi e a tutti i preti che sono qui. Noi vi dobbiamo ascoltare e insieme ci dobbiamo aiutare». 
 

giovedì 28 luglio 2016

BERTOLONE: PUGLISI SIMBOLO DI UNA CHIESA NON PIU' COMPIACENTE

"Don Pino, martire di mafia": 
l’uomo che morì sorridendo ai suoi killer
di Francesco Antonio Grana  
Il Fatto quotidiano 7 luglio 2016


Monsignor Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di beatificazione






domenica 5 giugno 2016

PADRE PUGLISI: INIZIATIVE E INTITOLAZIONI DI MAGGIO


A tre anni dalla beatificazione proseguono in tutta Italia iniziative e intitolazioni a padre Pino Puglisi. Un primo elenco (che riguarda la Sicilia e l'Italia) lo trovate a questo link

Qui riassumiamo le notizie relative alle manifestazioni di maggio 2016. Se avete notizia di altre iniziative del genere potete scrivere a questo blog tramite i messaggi per segnalarle.

venerdì 3 giugno 2016

L'ULTIMO SORRISO: IL NUOVO FILM SU PADRE PUGLISI

Paride Benassai nei panni di don Pino nella locandina del film

di Francesco Deliziosi

Un uomo sedotto dal Vangelo”, lo definisce l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. E, a sua volta, padre Pino Puglisi continua a sedurre con la grandezza della fede e la storia della sua irresistibile passione. Al lungo elenco di coloro che sono rimasti irretiti dalla sua vita e dalla sua morte si aggiungono ora gli autori del film documentario “L’ultimo sorriso”, appena uscito dalla sala montaggio. Una proiezione privata è stata organizzata mercoledì sera al cinema Politeama per presentarlo all’arcivescovo, ai fratelli del sacerdote, Gaetano e Francesco Puglisi, e ai loro familiari, presenti in sala il protagonista Paride Benassai, la giovane regista Rosalinda Ferrante e i collaboratori più stretti.

mercoledì 25 maggio 2016

25 MAGGIO 2013: LA BEATIFICAZIONE DI PINO PUGLISI. BERTOLONE: I MAFIOSI FANNO PARTE DI UN'ALTRA RELIGIONE

Mons. Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di don Pino Puglisi


25 maggio 2013. Tre anni fa, al Foro Italico di Palermo, la cerimonia di beatificazione di don Pino Puglisi. Un momento di crescita per tutta la Chiesa, chiamata a schierarsi: si tratta infatti della prima vittima della mafia a essere dichiarata martire, al pari delle vittime dei nazisti. Se Pino Puglisi è beato, vuol dire che i mafiosi fanno parte di un'altra religione, la religione della violenza dove i boss-padrini hanno preso il posto del Padre. Una dittatura dell'odio e del sopruso. Per ricordare la ricorrenza, pubblichiamo uno scritto del postulatore, mons. Vincenzo Bertolone, letto durante la cerimonia del Foro Italico, in cui il prelato sottolinea questo aspetto storico della causa appena conclusa. 

mercoledì 13 aprile 2016

IL CARDINALE SCOLA: PADRE PUGLISI SARA' SANTO

Il cardinale Angelo Scola in Cattedrale a Palermo, davanti all'altare a forma di spiga di grano
che custodisce le spoglie di padre Puglisi

Da Milano a Palermo 120 sacerdoti sulle orme di don Pino, guidati dal Cardinale Angelo Scola che si dice certo: "Sarà Santo".

VIA HAZON: AL VIA I LAVORI PER RIAPRIRE L'ASILO

L'asilo nido realizzato nei locali di via Hazon

Occorreranno circa dieci giorni per risolvere il problema della fuoriuscita dei liquami negli storici locali di via Azolino Hazon. Da due giorni sono all’opera nella struttura di Brancaccio, con ingresso da via Simoncino Scaglione 17, gli operai inviati dal Comune nell’ambito dell’accordo quadro per i lavori di manutenzione e pronto intervento negli immobili di proprietà e pertinenza comunali. Un intervento che arriva dopo sei mesi e mezzo di chiusura dei locali in uso al Centro Padre Nostro onlus, con conseguente interruzione del servizio rivolto alle famiglie e ai bambini. 

venerdì 25 marzo 2016

BERGOGLIO: LA CROCE DI CRISTO PER I FRATELLI VITTIME DEL TERRORISMO



Una via Crucis 2016 all'insegna del bisogno di misericordia e di pace, dominata dall'incubo della violenza dopo gli attentati a Parigi e a Bruxelles ma anche in tante città di religione musulmana e ugualmente scosse dal fondamentalismo. Al termine Papa Francesco ha letto questa sua preghiera composta per l'occasione in cui inizia con l'omaggio a tanti fratelli e sorelle martiri dei nostri tempi. Ecco il testo integrale

GIUSEPPE CARINI: IO, TESTIMONE DI GIUSTIZIA NEL NOME DI PADRE PUGLISI


Giuseppe Carini, giovane studente di Medicina e volontario della parrocchia di Brancaccio, si trovò una volta a parlare con padre Puglisi delle autopsie alle quali aveva assistito in Facoltà per via dei suoi studi. "Quando toccherà a me - gli disse il sacerdote che era già sotto l'incubo delle minacce della mafia - cerca di starmi accanto, non mi lasciare solo". Una frase che il giovane Giuseppe comprese in pieno solo dopo l'omicidio. E davvero volle partecipare a quella straziante autopsia sul corpo del parroco, come gli aveva promesso. Pochi mesi dopo, Giuseppe e l'amico Matteo Blandina decisero di rispettare ancora di più la memoria e l'insegnamento del sacerdote, infransero il muro dell'omertà e andarono dalla polizia per testimoniare su un omicidio di mafia avvenuto a Brancaccio. Diventato appunto un testimone di giustizia, è stato strappato agli studi. Con una nuova identità segreta, Giuseppe ha iniziato una lunga battaglia per la legalità e i diritti dei testimoni nel nome di padre Puglisi. Ecco una sua intervista in cui per descrivere la sua vita cita lo psicologo Lacan: "In amore si dà ciò che non si ha"... 

domenica 20 marzo 2016

PORCARO: "LIBERA" IN SICILIA RIPARTIRA' DALLE PERIFERIE


"Ripartire dalle periferie delle città, spingere associazioni e istituzioni a muoversi, credere nelle grandi potenzialità dei giovani". Tre capisaldi da cui partire per rilanciare la presenza di Libera in Sicilia, nelle parole di Gregorio Porcaro, nominato quattro mesi fa coordinatore regionale del movimento fondato da don Luigi Ciotti, proprio in un momento di conflitti interni e di gravi cadute del cosiddetto fronte antimafia.
Il primo appuntamento importante nella sua nuova veste sarà domani, a Messina, in occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

giovedì 10 marzo 2016

IL PAPA: PIU' TRASPARENZA PER LE CAUSE DI CANONIZZAZIONE


La Chiesa si dà nuove norme più trasparenti per la raccolta di soldi per beatificazioni e canonizzazioni. Occorrerà tenere rendiconti dei finanziamenti e sarà creato anche un "fondo di solidarietà" per le spese relative agli aspiranti Santi che, non avendo alle spalle un ordine religioso o una congregazione ricca, rischiano di essere tagliati fuori dalla canonizzazione. E' ancora una volta Papa Bergoglio a rivoluzionare un settore delicato del Vaticano e a indicare la strada di una maggiore sobrietà e trasparenza nella gestione di queste cause, oggetto di indiscrezioni e fughe di notizie su presunti abusi durante i cosiddetti "Vatileaks"

giovedì 25 febbraio 2016

SCANTINATI DI VIA HAZON: PER I LIQUAMI SFUMA IL SOGNO DI DON PINO

I locali-simbolo delle battaglie di padre Pino Puglisi in via Azolino Hazon erano stati recuperati dal Comune di Palermo dopo una lotta durata 22 anni. Ma ora un guasto alla fognatura e la fuoriuscita di liquami ha portato alla nuova chiusura: da cinque mesi niente asilo per i bambini di Brancaccio. Sembra una tela di Penelope. Sfuma ancora una volta il sogno di don Pino? Il Comune da parte sua annuncia: poche settimane e partiranno i nuovi lavori.
L'asilo realizzato in via Hazon nel giorno dell'inaugurazione. Ora è chiuso per liquami

martedì 16 febbraio 2016

BERTOLONE: DAI NARCOS ALLA MAFIA LA DURA CONDANNA DI BERGOGLIO


Mons. Vincenzo Bertolone, postulatore della Causa di padre Puglisi

«Dietro l'idolatria del profitto ci sono interessi economici e guerre di potere che minano la pace e la sicurezza delle persone». Ecco perché, secondo l'Arcivescovo di Catanzaro, monsignor Vincenzo Bertolone, il Papa non esita a pronunciare parole di condanna nei confronti delle organizzazioni criminali. Lo ha fatto in Messico a proposito dei narcotrafficanti. Lo aveva già fatto anche in Italia, a Cassano all'Jonio e a Napoli, condannando il fenomeno mafioso. E a questo proposito Bertolone, che è stato postulatore della causa di beatificazione di padre Pino Puglisi, primo martire ucciso dalla mafia, spiega che con Francesco si chiude un percorso che porta a «configurare la mafia come apostasia e a collocare i suoi adepti fuori dalla comunità cristiana». 

domenica 14 febbraio 2016

BREGANTINI: DON PUGLISI, IL PRETE CHE SEMINA SPERANZA

Monsignor Giancarlo Bregantini

"Educare i giovani è l'arte più difficile del mondo ma insieme la più bella ed appagante". Lo sostiene monsignor Giancarlo Bregantini nella prefazione al libro "Padre Puglisi e i figli del vento": questo il titolo del volume scritto da Suor Carolina Iavazzo, prima responsabile del Centro Padre Puglisi e tra i più stretti collaboratori di Don Pino Puglisi a Brancaccio. Il libro racconta di Don Pino e narra la storia di tanti dei suoi ragazzi, storie vere intrise di speranza. Bregantini di Puglisi dice: "Un prete silenzioso ma forte, che predica parole evangeliche, prega molto, sfida il male con chiarezza, vive poveramente, sa sorridere di sé e della vita. Ma soprattutto semina speranza". E che ancora oggi sa "infuocare gli animi"
Con il consenso dell'autrice, pubblichiamo la prefazione.

di Giancarlo Bregantini