venerdì 15 settembre 2023

La biografia e gli scritti: in libreria due volumi su don Puglisi nel trentennale dell'omicidio

 

Una celebrazione alla chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi


In libreria per Rizzoli due volumi dedicati a don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Brancaccio il 15 settembre del 1993 e beatificato come martire nel 2013. In occasione del trentennale del delitto e dei dieci anni dalla beatificazione, vengono pubblicate nella collana BUR la biografia "Pino Puglisi – il prete che fece tremare la mafia con un sorriso" (prefazione di don Luigi Ciotti) e la prima raccolta degli scritti commentati e divisi per tema dal titolo "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" (prefazione dell'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice).

Autore di entrambi i volumi è il giornalista Francesco Deliziosi, caporedattore del Giornale di Sicilia, che ha conosciuto personalmente per 15 anni don Pino Puglisi dai banchi del liceo agli anni di Brancaccio. Deliziosi ha anche collaborato con il postulatore della Causa, mons. Vincenzo Bertolone, fino al riconoscimento del martirio da parte della Chiesa. I due volumi insieme sono l'opera più completa sul sacerdote e sono ricchissimi di testimonianze e documenti inediti che consentono di ricostruire non solo gli anni di Brancaccio ma anche la formazione e le esperienze precedenti del sacerdote. Per la prima volta raccolti in modo organico lettere, appunti, registrazioni di omelie e conferenze con una accurata e meticolosa ricerca, un viaggio nella memoria, arricchito anche dalla testimonianza diretta dell'autore e degli amici del sacerdote.

Tra gli inediti c'è l'ultimo documento scritto che risale ad appena 20 giorni prima dell'omicidio. Don Pino parla proprio del martirio: il sacerdote era infatti sotto l'incubo delle minacce di morte e delle violente aggressioni che aveva già subito. Non a caso ai suoi assassini disse con l'ultimo sorriso: "Me l'aspettavo".

E ancora: ci sono anche le relazioni tenute dal sacerdote nei "campi scuola" per i giovani, frutto di trascrizioni dalle audio-cassette dell'epoca. Particolarmente significative quelle sulle beatitudini. Da "beati i poveri" a "beati i perseguitati a causa della giustizia" in cui emerge la missione d'amore che padre Puglisi sentiva tra gli ultimi della società e del quartiere Brancaccio. Inoltre nel libro per la prima volta viene pubblicato per intero il testo della conferenza "Mafia e chiesa: la cultura dell'amore contro la cultura del malaffare" che contiene la sua frase più famosa: "E se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto" che dà il titolo al libro. I diritti d'autore sono devoluti in beneficenza.

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La copertina della biografia


La raccolta degli scritti 

Ecco alcune citazioni e riferimenti di varie testate ai libri di Deliziosi.

Il cardinale Gianfranco Ravasi riflette così su don Pino Puglisi: "Aveva grandi orecchie, grandi mani, grandi piedi. Sapeva essere allegro e scherzare anche su se stesso. Comincia in questo modo la biografia di Francesco Deliziosi, un allievo di questo sacerdote martire e ora giornalista, che riferisce questo pensiero di don Pino: "Non sono un biblista, non sono un teologo, né un sociologo, sono soltanto uno che ha cercato di lavorare per il regno di Dio". E' forse la più bella sintesi questa di un'esistenza donata a Dio, della vita di una persona consacrata" (da Avvenire).

Civiltà Cattolica: la povertà era un ideale concreto per don Puglisi come racconta la sua biografia
"Il Concilio Vaticano II con la nuova evangelizzazione, il dialogo con i lontani ha plasmato il giovane don Pino Puglisi, come racconta Francesco Deliziosi nella sua biografia. Inoltre, l'essere "Chiesa povera e per i poveri" era un ideale concreto che egli metteva in pratica già dal primo incarico negli anni Sessanta in un quartiere di baracche, costruito sulle macerie dei bombardamenti" (Giancarlo Pani, Civiltà Cattolica)

L'Osservatore Romano: il lavoro di Deliziosi su Don Puglisi è un volume prezioso.
"Ma chi era davvero don Puglisi? Perché è diventato scomodo per i boss? A queste domande dà una risposta Francesco Deliziosi. La sua non è solo una biografia, peraltro documentata e ricca di inediti, ma soprattutto il racconto di un testimone privilegiato; un racconto colmo di un affetto e di una riconoscenza che rendono il volume ancora più prezioso. Si comprende subito che l'autore conosceva bene don Puglisi, tanto da raccontarne gli aspetti più umani e nascosti, nonché squarci di segreta interiorità" (Gaetano Vallini - L'Osservatore Romano)

Avvenire: in un libro le parole ancora vive di don Puglisi
"Le sue parole erano le uniche pacifiche armi che utilizzerà per incrinare il muro di potere della cosca del quartiere. E le sue parole sono ancora vive e riempiono le oltre 500 pagine del nuovo libro del giornalista Francesco Deliziosi, allievo e amico del sacerdote. Per la prima volta vengono raccolti in un unico volume gli scritti più significativi del sacerdote, tra i quali molti inediti" (Alessandra Turrisi, Avvenire)

IL CORRIERE DELLA SERA: DON PUGLISI PRIVILEGIAVA
I FATTI RISPETTO ALLE PAROLE. DI GRANDE ATTUALITA'
IL LIBRO CHE RACCOGLIE I SUOI SCRITTI
"Quello di Puglisi era un impegno fatto di denunce continue e lavoro quotidiano, soprattutto al fianco e in favore dei giovani: un insegnamento e un’eredità di cui si può cogliere ancora oggi l’attualità nella raccolta dei suoi scritti e discorsi di Francesco Deliziosi (Se ognuno fa qualcosa si può fare molto, Bur-Rizzoli, pagg. 560, euro 18). Le sue parole suonano ancora oggi particolarmente efficaci, se non profetiche: «Mi sembra giusto che si parli di mafia, è un’opera che si deve portare avanti nelle scuole in modo più capillare possibile», diceva. Ma subito dopo ammoniva: «Non ci si fermi, però, ai cortei, alle denunce, alle proteste. Tutte queste iniziative hanno valore, attenzione, non vorrei essere frainteso; hanno valore, ma se ci si ferma a questo livello sono soltanto parole. E le parole devono essere convalidate dai fatti» (Giovanni Bianconi, Corriere della Sera).


Don Corrado Lorefice: un libro che è un dono ricco e fecondo
"A trenta anni dal martirio di padre Pino Puglisi giunge a tutti noi un dono ricco e fecondo: si tratta di questo importante e prezioso libro curato da Francesco Deliziosi, giornalista palermitano, che è stato alunno prima e collaboratore poi di padre Pino, particolarmente negli ultimi anni di vita. L’intento precipuo di Deliziosi è quello di permettere al lettore di attingere direttamente agli scritti di padre Pino, per mostrarne il pensiero sapiente, il cammino cristiano e presbiterale, il suo essere educatore dei ragazzi e dei giovani. La ricchezza del materiale contenuto in questo volume rappresenta un’enorme fonte cui potere attingere a piene mani. Riteniamo, infatti, che questo libro costituisca un prezioso servizio a numerosi livelli dell’agire ecclesiale, come anche di quello pedagogico-sociale. Penso particolarmente ai presbiteri, ai diaconi, ai diversi operatori pastorali, soprattutto a quelli impegnati nel campo vocazionale e della catechesi, agli insegnanti e ai tanti educatori che si spendono a servizio delle giovani generazioni": (dalla prefazione di don Corrado Lorefice al libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto", pubblicato da Bur-Riizzoli, che per la prima volta racoglie tutti gli scritti di don Pino Puglisi commentati e divisi per temi).

Don Luigi Ciotti: "Quello di Francesco Deliziosi è un libro bello e importante perché, con mirabile sintesi, riesce a fondere il soggettivo con l'oggettivo. Deliziosi scrive infatti sia in base alla conoscenza diretta - è stato amico e allievo di Puglisi - sia in base a una profonda, rigorosa documentazione" (dalla prefazione di don Ciotti alla biografia "Pino Puglisi - il prete che fece tremare la mafia con un sorriso"-BUR Rizzoli).

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