lunedì 10 giugno 2019

DON PUGLISI FA STUDIARE ANCORA I RAGAZZINI GRAZIE A UN LIBRO




Don Pino Puglisi aveva una grande passione per l'insegnamento e una delle sue più grandi battaglie a Brancaccio fu quella per ottenere la scuola media visto che il quartiere, ai suoi tempi, era l'unico della città a esserne sprovvisto. "L'ignoranza – diceva ai ragazzini del centro Padre Nostro – conviene a chi vuole che l'illegalità continui". E al liceo classico Vittorio Emanuele II don Pino insegnò dal 1978 al 1993, quando fu ucciso.
Per ricordare non solo la sua fede e il suo coraggio ma anche il suo carisma di educatore e insegnante, il giornalista Francesco Deliziosi ha deciso di devolvere i diritti d'autore del suo libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" all'Associazione Parco del Sole: si tratta infatti di un gruppo di volontari che nel quartiere Albergheria, nel cuore del centro storico di Palermo, si rivolgono soprattutto ai ragazzi con una serie di iniziative educative e didattiche.

domenica 14 aprile 2019

La Lezione di don Puglisi: ascolto, comunità, felicità


A Brancaccio, nella scuola che è stata dedicata al sacerdote martire, si è tenuta l’ultima giornata del convegno promosso dagli Uffici nazionali di Scuola e Irc. Ecco un resoconto dell'iniziativa in un articolo pubblicato su Avvenire l'11 aprile 2019


giovedì 11 aprile 2019

OMAGGIO A DON PINO DAI PROF DI RELIGIONE DI TUTTA ITALIA

Da sinistra Ernesto Diaco, don Daniele Saottini, Francesco Deliziosi


La spiritualità e la pedagogia del beato Pino Puglisi fanno scuola nella Chiesa italiana. Oltre duecento direttori diocesani e regionali degli Uffici per la pastorale della scuola e dell'Insegnamento per la religione cattolica sono in città sulle orme del sacerdote ucciso dalla mafia nel 1993, per confrontarsi sulla responsabilità educativa nel cambiamento d’epoca, ispirandosi proprio a una frase di padre Puglisi che lottò per garantire a tutti i ragazzi il diritto all’istruzione e alla formazione: «Non c’era neanche la scuola media»

martedì 2 aprile 2019

Insegnanti di religione da tutta Italia riuniti a Palermo per don Puglisi







Da tutta Italia a Palermo per ricordare don Pino Puglisi insegnante di religione e educatore dei giovani. Si rinnova così l’appuntamento con il Convegno nazionale dei direttori diocesani e regionali degli Uffici per la pastorale della scuola e l’IRC (insegnamento della religione cattolica): quest'anno è in programma a Palermo da lunedì 8 a mercoledì 10 aprile 2019 sul tema: “Non c’era neanche la scuola media”-La responsabilità educativa nel cambiamento d’epoca.

domenica 31 marzo 2019

DON PINO RICORDATO ANCHE NEL MANTOVANO




Un momento di riflessione sul martirio di don Pino Puglisi anche in Lombardia. "Santi e risorti": questo infatti il tema scelto a Suzzara (provincia di Mantova) per il percorso della Quaresima 2019. Una serie di incontri su personalità esemplari della dedizione cristiana all'amore del prossimo fino all'estremo sacrificio. Il percorso, coordinato da monsignor Paolo Gibelli, coinvolge varie parrocchie della zona ed è presentato in un programma che si apre con questa frase: "Ciascun santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo" (Gaudete et Exsultate 21). L'incontro conclusivo, venerdì 5 aprile alle 21 (alla parrocchia Santa Famiglia di Suzzara in via Papa Giovanni XXIII, n.2) sarà dedicato al sacerdote-martire ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 e beatificato il 25 maggio 2013. 

lunedì 4 marzo 2019

Si è spento Gaetano Puglisi



Il ricordo del fratello maggiore di don Pino, morto il 31 gennaio scorso, in questo articolo di una cara amica. Proprio oggi (4 marzo) avrebbe compiuto 88 anni


Maria Gabriella Ricotta


Il 31 gennaio scorso si è spento nella sua casa di Castelvetrano, Gaetano Puglisi, fratello maggiore del Beato Pino Puglisi. Aveva 87 anni. I funerali sono stati celebrati nella Chiesa Madre di Castelvetrano dal Vescovo di Mazzara del Vallo Domenico Mogavero, di fronte a numerosi amici e conoscenti.
Ma chi era Gaetano Puglisi? Tutti lo conoscevano come il fratello di Don Pino, ma per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o di sentirlo parlare di lui, della sua famiglia o di suo fratello, era un uomo semplice e vero, testimone e al contempo protagonista discreto, insieme alla sua famiglia, di una storia straordinaria.

Lorefice: fuori mafiosi e massoni dalle confraternite


Fuori i malavitosi, i mafiosi e i massoni dalle Confraternite della Chiesa: è il monito dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che ha pubblicato un decreto in cui stabilisce che non possono fare parte delle confraternita coloro che si sono macchiati di reati di stampo mafioso, che appartengono ad associazioni segrete contrarie ai valori evangelici, come la massoneria, così pure i condannati "per delitti non colposi con sentenza passata in giudicato".
"I confrati che siano interessati da provvedimenti cautelari restrittivi della libertà personale, decadono dalla loro condizione di confrate - si legge nel decreto -, fino all’accertamento giudiziario della loro condizione".

DUECENTO RAGAZZI SICILIANI "INCONTRANO" DON PINO PUGLISI

Il gruppo dei 200 ragazzi siciliani davanti alla cattedrale

Circa 200 ragazzi siciliani hanno ripercorso a febbraio 2019 i luoghi di don Pino Puglisi a Palermo. L'occasione era la "promessa", pronunciata poi in cattedrale, per iniziare il percorso di crescita religiosa all'interno del cammino previsto da Comunione e Liberazione. Dagli organizzatori riceviamo e pubblichiamo questo articolo che racconta la loro esperienza e conoscenza con don Pino.  

domenica 6 gennaio 2019

Padre Puglisi e la lotta all'indifferenza: iniziativa dell'Ucsi


Pino Puglisi e Giovanni Bosco: due esempi di educatori che hanno saputo parlare al cuore dei giovani”.

Lo ha detto il giornalista Francesco Deliziosi capo redattore centrale del Giornale di Sicilia, allievo e amico di don Pino Puglisi e autore del libro “Don Pino Puglisi. Se ognuno fa qualcosa si può fare molto. Le parole del prete che fece paura alla mafia”, (Bur – Rizzoli) che è stato presentato nella chiesa Madre di Carlentini. Al parallelo tra i due educatori è dedicato un capitolo del volume con documenti inediti.

La presentazione introdotta e moderata dal giornalista Salvatore Di Salvo, presidente parrocchiale di Azione Cattolica, consigliere nazionale Ucsi e presidente provinciale dell’Ucsi Siracusa è stata aperta con i saluti di don Salvatore Siena, parroco della chiesa Madre e la relazione della dottoressa Emanuela Favara, vincitrice di concorso per Magistrato ordinario che ha sottolineato l’impegno di don Pino Puglisi nell’espletamento del suo ministero sacerdotale.

venerdì 23 novembre 2018

SCORDATO: MISI IN GUARDIA PUGLISI POCHI GIORNI PRIMA DEL DELITTO

Da sinistra don Cosimo Scordato, Francesco Deliziosi, don Giovanni La Mendola e don Francesco Michele Stabile


"Cercai di metterlo in guardia, quel suo tentativo estremo di aprire un dialogo con i mafiosi di Brancaccio, pur con motivazioni nobili, rischiava di essere frainteso e interpretato dai boss come uno sconfinamento, come uno sgarbo. E purtroppo temo che sia stato proprio così visto che quel nostro ultimo colloquio avvenne a pochi giorni dall'omicidio". E' commosso il ricordo di don Cosimo Scordato sull'incontro finale con l'amico don Pino Puglisi poco prima del delitto avvenuto il 15 settembre del 1993. Il sacerdote e i suoi collaboratori durante l'anno avevano subito minacce e attentati. Il parroco di Brancaccio non si era scoraggiato e dall'altare più volte si era rivolto agli autori delle aggressioni dicendo: "Parliamone, incontriamoci, perché non volete che i vostri figli abbiano una scuola?". 
L'occasione per fare memoria del Beato, a 25 anni dalla morte, è stata la presentazione nella chiesa madre di Bagheria, giovedì 22 novembre, del libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" (Rizzoli) del giornalista Francesco Deliziosi che per la prima volta raccoglie scritti, omelie, lettere del sacerdote martire. 

venerdì 12 ottobre 2018

MAZARA, SETTIMANA SU DON PINO

La cattedrale di Mazara del Vallo


Da sabato 13 ottobre, e per una settimana, si terrà, presso la Cattedrale di Mazara del Vallo, una settimana di riflessione sul beato Pino Puglisi. Ricco il programma di iniziative promosso dal parroco don Edoardo Bonacasa che ha coinvolti tutti i gruppi parrocchiali. 
Sabato, alle ore 18,30, sarà esposta una reliquia del beato (sino al 20) e sarà celebrata la santa messa; alle ore 19,30, chiesa San Giuseppe, “Le forme dell’amore”, una collettiva a cura degli “Artisti per padre Pino Puglisi” (la mostra rimarrà aperta dalle 16 alle 19). 
Si prosegue lunedì 15: ore 9, gli alunni delle scuole superiori della città incontrano i responsabili del centro “Padre Nostro” di Palermo; alle ore 21, sala ottagonale, proiezione di un filmato sul beato Puglisi. 
Martedì 16: ore 9, incontro degli studenti coi responsabili del centro “Padre Nostro”. Giovedì 18: ore 18, Cattedrale, preghiera nella memoria del martire Pino Puglisi. 
Venerdì 19: ore 19,15, Cattedrale, appuntamento con la presentazione del libro “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto. Le parole del prete che fece paura alla mafia” (Bur-Rizzoli), con Francesco Deliziosi, autore del libro. Si tratta del volume che per la prima volta raccoglie gli scritti più significativi del sacerdote-martire tra cui molti inediti. Deliziosi è stato amico e allievo di don Pino e ha fatto parte della commissione diocesana che ha istruito la causa di beatificazione, collaborando anche col Postulatore. 


La settimana si concluderà sabato 20, ore 9, sala ottagonale, estemporanea di pittura ispirata al beato; ore 18,30, santa messa.

venerdì 21 settembre 2018

PIGNATONE: IL SACRIFICIO DI DON PUGLISI HA CAMBIATO LA SICILIA



Affollata platea alla Sala del Tempio di Adriano a Roma per la presentazione del volume "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" (Bur-Rizzoli) del giornalista Francesco Deliziosi, organizzata dalla Regione Lazio. L'autore ha ripercorso i suoi 15 anni di amicizia con il sacerdote-martire di cui il Papa ha voluto commemorare i 25 anni dal martirio. Ricordi personali, dai banchi di scuola agli anni di Brancaccio, per ricostruire uno stile pedagogico originale, in tre fasi (l'ascolto, la vita comunitaria, la scelta della vocazione). Un metodo che, trasferito in un quartiere sotto il tallone della mafia, stava trasformando e liberando i cuori dal giogo dell'oppressione. Per questo la mafia ebbe paura e lo eliminò. Oggi, a 25 anni dalla morte, - ha sottolineato Deliziosi - dobbiamo analizzare la concretezza di don Pino, i suoi atti profetici eredità preziosa per tutta la chiesa (basti ricordare che cambiò il percorso delle processioni per evitare inchini sotto certi balconi e che sbarrò la strada ai politici collusi del quartiere). 

venerdì 14 settembre 2018

LOREFICE: SU DON PUGLISI UN LIBRO RICCO E FECONDO



Per gentile concessione della casa editrice Bur-Rizzoli pubblichiamo la prefazione di mons. Corrado Lorefice al volume "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" del giornalista Francesco Deliziosi, che ha raccolto e commentato gli scritti più significativi del sacerdote-martire.


Mons. Corrado Lorefice
Arcivescovo di Palermo

A venticinque anni dal martirio di padre Pino Puglisi giunge a tutti noi un dono ricco e fecondo: si tratta di questo importante e prezioso libro curato da Francesco Deliziosi, giornalista palermitano, che è stato alunno prima e collaboratore poi di padre Pino, particolarmente negli ultimi anni di vita, caratterizzati dal suo ministero pastorale presso la comunità parrocchiale di Brancaccio, laddove egli suggellò la sua esistenza con la palma del martirio, offrendo la vita per il suo popolo, quale mite agnello immolato ad immagine del Cristo.

mercoledì 5 settembre 2018

SAVAGNONE: PUGLISI, IL PRETE CHE ASCOLTAVA LA GENTE. LA CHIESA SPESSO NON LO SA FARE

Da sinistra Giuseppe Savagnone, Giuseppe Castronovo, Francesco Deliziosi



Un libro che ridà voce a don Pino Puglisi, quella voce che i suoi assassini volevano spegnere. Ripercorrere i suoi scritti raccolti nel volume "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" è un modo per ravvivare la memoria e alla fine chiedersi: cosa posso fare io per essere degno del suo sacrificio?
E' la domanda che ha rivolto il professore Giuseppe Savagnone agli intervenuti alla presentazione del volume il 3 settembre scorso alla libreria Tantestorie di via Ariosto a Palermo. Era presente l'autore del libro, Francesco Deliziosi, il magistrato Nicola Aiello. Ha moderato l'incontro il titolare della libreria Giuseppe Castronovo. Ecco l'intervento del professore Savagnone.