venerdì 15 settembre 2017

BASSETTI: LA MAFIA HA UCCISO PUGLISI MA HA PERSO

Il cardinale Gualtiero Bassetti

"Padre Puglisi è stato un figlio della Chiesa che parla e che non sta in silenzio, che non si inchina davanti alle case dei mafiosi, ma che si inginocchia davanti a Gesù Cristo crocifisso, di una Chiesa che dichiara pubblicamente: con la mafia non si convive. Sì, la mafia lo ha ucciso, ma ha perso. Don Pino invece ha vinto e la sua vita è per tutti un esempio". Ecco un articolo del cardinale Bassetti, presidente dei vescovi italiani, presente a Palermo per la veglia a piazzale Anita Garibaldi il 15 settembre 2017

venerdì 18 agosto 2017

UN CARTELLONE UNICO PER LE INIZIATIVE DEL 15 SETTEMBRE


Sulla memoria di don Pino Puglisi comincia a germogliare la pace. Tra le varie anime che in 24 anni hanno portato avanti, ciascuna secondo le proprie modalità e troppo spesso in aperto conflitto tra loro, l’insegnamento e la testimonianza del sacerdote martire, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, sembra essersi instaurato un dialogo produttivo. Nessuna dichiarazione di intenti, nessuna foto di gruppo a favore di telecamere, solo un manifestino con un fitto programma per celebrare il 24° anniversario dell’uccisione del parroco di Brancaccio in cui spicca un solo logo, quello dell’arcidiocesi di Palermo.

martedì 1 agosto 2017

IL VATICANO: UNA RETE CONTRO MAFIA E CORRUZIONE NEL NOME DI DON PUGLISI


Un'altra esplicita presa di posizione del Vaticano su mafia e corruzione, due mali che sembrano dilagare in Italia. E' allo studio una norma che possa permettere di estendere ai condannati per corruzione la scomunica che già ha colpito i mafiosi e che è stata ribadita da Papa Francesco durante il viaggio in Calabria nel 2014. Un passo avanti verso questo obiettivo arriva da un documento approvato dalla Consulta per la Giustizia del Vaticano. Dopo il "Dibattito sulla corruzione" svoltosi in Vaticano il 15 giugno scorso, da cui «è emersa la volontà di fare fronte comune contro le diverse forme di corruzione, crimine organizzato e mafia», appunto la Consulta sulla giustizia del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale costituirà «una rete a livello internazionale». «La Chiesa nel mondo è già una rete e per questo può e deve mettersi a servizio di tale intenzione con coraggio, decisione, trasparenza, spirito di collaborazione e creatività», si legge nel documento finale del summit.  

Il documento, che è stato anticipato dall'agenzia Ansa, prende le mosse dal «No alla corruzione» che Papa Francesco ha affidato alla sua Rete mondiale di preghiera per il febbraio 2018, nel ricordo dell'omicidio del Beato Giuseppe Puglisi, sacerdote e martire, «perchè coloro che hanno un potere materiale, politico o spirituale non si lascino dominare dalla corruzione». «La Consulta internazionale sulla giustizia del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale - viene spiegato - orienterà quindi, a partire da settembre, le proprie iniziative guardando a tale impegno del prossimo anno».
   «La corruzione, prima di essere un atto è una condizione: di
qui, la necessità della cultura, dell'educazione, dell'istruzione, dell'azione istituzionale, della partecipazione della cittadinanza», si afferma. La Consulta «non si ridurrà a pie esortazioni, perchè occorrono gesti concreti. L'impegno educativo esige, infatti, maestri credibili, anche nella Chiesa».
   Secondo la Consulta, che riprende i contenuti del Dibattito
internazionale del 15 giugno svoltosi alla Casina Pio IV con
numerosi esperti internazionali, «non è credibile chi cerca
alleanze per privilegi, esenzioni, vie preferenziali o anche
illecite. Noi tutti diverremo irrilevanti, dannosi e pericolosi
se agiremo in questo modo. Non è credibile chi approfitta della
sua posizione per raccomandare persone spesso non
raccomandabili, sia sul piano del valore, sia sul piano
dell'onestà». Così, «l'azione della Consulta sarà educativa e
istruttiva, e si rivolgerà all'opinione pubblica e a molteplici
istituzioni per generare una mentalità di libertà e giustizia,
in vista del bene comune». E questo «soprattutto lì dove, nel
mondo, la corruzione è essa stessa sistema sociale dominante».


    

lunedì 17 luglio 2017

BORSELLINO E DON PUGLISI: I CRISTIANI CHE OFFRONO LA VITA



di Francesco Deliziosi

"Usciamo stasera dai nostri egoismi, dai nostri cinismi, e sogniamo con Santa Rosalia il Regno di Dio tra di noi, una Sicilia diversa, una Palermo nuova, che è alla nostra portata, che è nelle nostre mani.
Così pensavano già molti secoli fa i Padri della Chiesa, così pensava san Basilio, che diceva ai suoi cristiani che erano loro le mani di Dio, che ad operare nella storia era Dio per mezzo di loro. Basilio voleva dire ai suoi che la fede dei cristiani non è la passiva attesa di un miracolo, ma l’impegno umile, quotidiano, liberante, per fare un mondo nuovo. Lo dicevano, e soprattutto lo facevano, Paolo Borsellino e don Giuseppe Puglisi".


Parole dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, pronunciate a piazza Marina per il tradizionale Festino della Patrona. L'accostamento di Borsellino e don Puglisi è arrivato proprio alla fine del discorso alla città che conclude la processione delle reliquie di Rosalia: un'occasione solenne per ricordare due cristiani che hanno offerto la propria vita qui e ora in nome di "un impegno umile e quotidiano" ma "liberante" e in grado di creare "un mondo nuovo".
E proprio di questo impegno civile ma anche di fede parla l'ultimo libro della giornalista Alessandra Turrisi ("Paolo Borsellino, l'uomo giusto", edizioni San Paolo). Uno scavo nella memoria di quanti sono stati veramente amici del magistrato ucciso in via D'Amelio e lo ricordano con una serie di testimonianze inedite come uomo dello Stato e padre affettuoso, magistrato ma anche "un picciuttunazzo" (un ragazzone scherzoso), come lo definisce nel volume don Cosimo Scordato.

venerdì 16 giugno 2017

PORCARO E CARINI A GIUSEPPE GRAVIANO: NON INSULTARE PADRE PINO MA CONVERTITI

Giuseppe Graviano durante un processo


Le trascrizioni delle intercettazioni in carcere del boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, hanno riempito pagine di giornali. In particolare, alcuni passaggi riguardano l'omicidio di padre Pino Puglisi per cui Graviano (insieme col fratello Filippo) è stato condannato all'ergastolo come mandante. Il boss cerca di "mascariare" (imbrattare) la memoria del sacerdote-martire. Lo dipinge come "un litigioso" che diceva "parolacce" (sic), "che insultava le persone di Brancaccio" e da queste era mal sopportato. Non dice nulla, ovviamente, delle sue responsabilità per il delitto, sempre negate durante i tribunali. Agli insulti di Graviano rispondono con un comunicato congiunto Gregorio Porcaro - all'epoca viceparroco a Brancaccio e oggi referente siciliano di Libera - e Giuseppe Carini, uno dei giovani di Puglisi che oggi è testimone di giustizia: da Graviano arriva solo un cumulo di "bugie". I due lo invitano a convertirsi: accanto a sé troverà lo spirito di padre Puglisi ad accoglierlo. 


domenica 14 maggio 2017

L'ULTIMO SORRISO: ARRIVA NELLE SALE IL DOCU-FILM SU DON PUGLISI


Da sinistra Sergio Quartana, Paride Benassai e la regista Rosalinda Ferrante


Presentato in anteprima alla stampa, sabato 13 maggio a Palermo, “L’ultimo sorriso”, la pellicola dedicata alla vita di Don Pino Puglisi. Folta la partecipazione in sala, all’Auditorium della Rai Sicilia, con giornalisti e addetti ai lavori che hanno commentato positivamente il docu-film, realizzazione di un progetto sociale nato da un’idea del commissario Sergio Quartana, presidente dell’Associazione culturale della Polizia municipale di Palermo e della giovane regista palermitana Rosalinda Ferrante, direttrice della Cosmo Cinematografica. Il 25 maggio ci sarà un'altra anteprima a inviti e da fine mese sarà poi nelle sale: il primo appuntamento pubblico annunciato è per il 30 maggio alle 20,30 alla multisala Politeama.

sabato 22 aprile 2017

IL PAPA RICORDA I MARTIRI, UNA PREGHIERA ANCHE PER PADRE PUGLISI

Agostina Aiello e Papa Bergoglio


22 aprile 2017: commossa cerimonia per iniziativa della comunità di Sant'Egidio in ricordo dei martiri a Roma, nella chiesa di San Bartolomeo all'Isola Tiberina. Il Papa ha ricordato le tante stragi di migranti e ha reso omaggio a chi ha sacrificato la vita per non rinnegare la propria fede, tra cui padre Puglisi e mons. Romero



domenica 19 marzo 2017

I VESCOVI SICILIANI: I MAFIOSI SI OPPONGONO AL VANGELO

Nicosia: i vescovi siciliani riuniti con il cardinale Bagnasco
«Chi è mafioso si oppone al Vangelo». La nuova presa di posizione della Chiesa siciliana nei confronti delle organizzazioni mafiose porta la firma dei suoi vertici e segue di pochi giorni il decreto dell’arcivescovo di Monreale che vieta a chi è legato a Cosa nostra di fare da padrino di battesimo o di cresima. I vescovi siciliani, ancora una volta, ribadiscono l’incompatibilità tra mafia e parola di Cristo e lo fanno durante una seduta ufficiale della Conferenza episcopale dell’Isola riunita a Nicosia, in occasione del bicentenario dell’istituzione della diocesi. Così, nel comunicato finale della Conferenza episcopale siciliana, si sottolinea che «in merito alla questione sempre attuale e sempre ricorrente della presenza della mafia nel tessuto sociale della nostra terra di Sicilia, i vescovi ribadiscono quanto già affermato in passato attraverso vari documenti: Nuova evangelizzazione e pastorale (1994), Finché non sorga come stella la sua giustizia (1996), Amate la giustizia voi che governate sulla terra (2012). Tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa».
Parole nette e non equivocabili dell’assemblea presieduta da monsignor Salvatore Gristina, riunita per tre giorni, durante i quali c’è stata anche la presenza del presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco. L’intervento dei pastori siciliani è conseguente alla dura presa di posizione di monsignor Pennisi, che qualche giorno fa ha pubblicato un decreto che vieta ai mafiosi di essere ammessi all’incarico di padrino e ha suscitato molto interesse in tutta Italia. Un punto fermo dopo il caso scoppiato all’inizio di febbraio, quando si diffuse la notizia che Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss di Cosa Nostra, pure lui condannato per mafia, era tornato a fine dicembre a Corleone, per fare da padrino di battesimo alla nipotina.
Durante la seduta della Cesi si sono affrontati altri argomenti di estrema attualità come il rapporto tra giovani e lavoro, lanciando un appello alle istituzioni, per «sgombrare il campo dalle logiche del clientelismo, dalle lentezze della burocrazia, dalla invadenza della malavita organizzata. Ma è necessario soprattutto fare spazio alle nuove frontiere del lavoro, sviluppando modelli organizzativi in linea con l’evoluzione della società e della tecnologia. Per questo rivolgiamo alle istituzioni competenti un caloroso e pressante appello ad intervenire con urgenza e concretezza, mediante politiche appropriate. Oggi più che domani. Perché domani forse sarà troppo tardi».
Alessandra Turrisi
Giornale di Sicilia 19 marzo 2017

domenica 12 marzo 2017

4 ANNI DI PAPA FRANCESCO E GLI ELOGI PER PADRE PUGLISI


Il 13 marzo 2017 si compiono 4 anni dall'elezione di Papa Francesco. Pubblichiamo due articoli: uno di bilancio del Pontificato e uno centrato sulle severe prese di posizione di Bergoglio sulla criminalità organizzata con il suo pensiero in memoria di padre Pino Puglisi. 



martedì 28 febbraio 2017

"UN GRANDE UOMO": L'OMAGGIO DI UNA LAUREANDA A PADRE PUGLISI

Gabriella Cascio

  • Una studentessa della Facoltà Teologica di Palermo, Gabriella Cascio, ha scelto padre Pino Puglisi come argomento per la propria tesi di laurea. La sua biografia, ma anche l'ispirazione conciliare che lo ha animato. Ha intervistato gli amici del sacerdote-martire e si è recata a Brancaccio per sentire la sua gente. Ne è nato un "incontro" particolare che l'ha segnata. Dopo la laurea, ecco un articolo che ha scritto per il nostro blog in cui rivive la sua esperienza. 
di Gabriella Cascio

lunedì 12 dicembre 2016

PADRE PUGLISI: IL FASCINO DELLA TENEREZZA

Monsignor Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di beatificazione  di padre Puglisi

di Anna Rotundo
Il fascino del vangelo della tenerezza. Don Pino Puglisi. Lo stile straordinariamente ordinario per i nostri tempi in continuo cambiamento: è il titolo della Lettera Pastorale dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, monsignor Vincenzo Bertolone, per l’anno 2016-2017.
Già nell’incipit, l’arcivescovo affascina il lettore presentando “la bellezza dell’essere testimoni limpidi di Cristo, guardando la vita con occhi sorridenti… senza resistere allo Spirito… riportando il vangelo al centro del mondo”

giovedì 8 dicembre 2016

200 MILA VISUALIZZAZIONI PER IL BLOG DI PADRE PUGLISI. L'INDICE DEI SUOI SCRITTI



Il blog che state leggendo ha superato le 200 mila visualizzazioni (per la precisione a oggi 209.515) in poco più di due anni di vita. Ospita oggi circa 250 articoli che comprendono tutti gli scritti significativi di padre Pino Puglisi (commentati e inseriti nel contesto storico), testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto, analisi e notizie sulle iniziative che si susseguono in sua memoria. Il blog rappresenta oggi la principale fonte di informazione sul sacerdote-martire ucciso dalla mafia, è consultato continuamente dagli studenti di numerose scuole e ha visualizzazioni anche dall'estero, per esempio dagli Stati Uniti, Spagna, Francia...
Festeggiamo questo traguardo ringraziando tutti i visitatori e quanti lo hanno sostenuto facendolo conoscere sia su internet che in particolare su facebook (questa la pagina FB collegata che ha più di 5 mila Mi Piace)
Se volete consultare l'indice degli scritti di padre Puglisi pubblicati
ecco  il link da cliccare

Nella classifica degli articoli più letti, ci sono 
1) L'intervista a Corrado Lorefice che parla di rischio infiltrazioni nelle processioni. Ecco il link
2) La recensione del libro di Alessandro D'Avenia "Ciò che inferno non è". Ecco il link
3) L'articolo sulla "Festa per 3P" che si è tenuta la sera del 15 settembre sul piano della Cattedrale. Ecco il link

Grazie ancora a tutti e preghiamo il Beato perché ci aiuti nella vita di ogni giorno a essere degni della sua memoria! (f.d.)


(foto di Pino Paliaga)

PADRE PUGLISI E PAPPALARDO: I RAPPORTI NEL PERIODO DI BRANCACCIO

Da sinistra il cardinale Pappalardo, padre Puglisi e un giovanissimo mons. Pippo Oliveri, di recente nominato vicario generale della diocesi di Palermo


di Francesco Deliziosi

Il 10 dicembre 2006 moriva a Baida a 88 anni il cardinale Salvatore Pappalardo: la Chiesa palermitana e la città lo ricordano in questi giorni con una serie di iniziative. Al presule è stato intitolato uno spazio verde a piazza Sett'Angeli (dietro l'abside della Cattedrale che ospita le sue spoglie). E proprio sabato 10 dicembre dalle 18 una solenne celebrazione eucaristica ricorderà il decennale della scomparsa e il primo anniversario dell'ordinazione episcopale dell'arcivescovo Corrado Lorefice. 

mercoledì 30 novembre 2016

PADRE PUGLISI E I GIOVANI: INIZIATIVE AL LICEO ARTISTICO V. RAGUSA DI PALERMO

Un momento dell'incontro con Giusy Pomara e Francesco Deliziosi al liceo artistico

Iniziative per fare memoria di padre Pino Puglisi al liceo artistico di piazza Turba a Palermo. Gli studenti hanno incontrato due amici del sacerdote-martire e testimoni del suo metodo educativo. Poi il liceo ha ospitato una mostra di 12 pannelli con foto e citazioni. Ecco un articolo di una docente dell'istituto che è stata tra le principali organizzatrici dell'iniziativa.