lunedì 15 settembre 2014

15 SETTEMBRE: IL GIORNO DI PADRE PINO PUGLISI

Il giorno in cui l'ammazzarono, il 15 settembre del 1993, padre Puglisi aveva lavorato molto. Un incontro al Comune per chiedere per l'ennesima volta la creazione di una scuola media, due matrimoni, un momento di confronto con le coppie di Brancaccio che dovevano battezzare i figli. Di sera gli assassini lo aspettavano sotto casa. Il giorno in cui l'ammazzarono è l'incipit di "Cronaca di una morte annunciata" di Garcia Marquez. Mi è sembrato adatto per le minacce che aveva subito, le telefonate e lettere anonime, i danneggiamenti all'auto, gli attentati ai suoi volontari. Eppure padre Pino trovò con la sua fede la forza di andare avanti, proteggendo i suoi collaboratori, non cedendo a compromessi: "Non ho paura di morire - diceva - se quello che dico è la verità".
Pensavano di sconfiggerlo, ha detto Papa Francesco, "ma è lui che ha vinto!".

domenica 14 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/12 - PADRE PINO PUGLISI: VALORE DI UN MARTIRIO


Siamo alla vigilia del ventunesimo anniversario dell'omicidio di padre Puglisi: il post di oggi si collega a quello di ieri nell'approfondimento della causa di beatificazione che si è conclusa il 25 maggio del 2013 con la grande festa al Foro Italico.
Quali ricerche sono state necessarie per soddisfare le richieste della Congregazione per le cause dei Santi? Il secondo postulatore, mons. Vincenzo Bertolone (nominato dal cardinale Romeo nell'agosto 2010) ha aggiunto ai documenti precedenti diversi studi inediti (Andrea Riccardi, Giuseppe Savagnone, Cosimo Scordato, Ulderico Parente); nuove testimonianze (Francesco Michele Stabile, Cosimo Scordato, Maurizio Francoforte e quella di chi scrive). Inoltre sono state realizzate inedite ricerche (alle quali ho collaborato) sulle attività pastorali di padre Puglisi a Brancaccio (ad esempio le Missioni Popolari) e sono state approfondite e analizzate più compiutamente diverse rivelazioni dei collaboratori di giustizia sul delitto.

sabato 13 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/11 - PADRE PUGLISI: UNA CAUSA DI BEATIFICAZIONE STORICA

Oggi il post quotidiano è dedicato alla storia della causa di beatificazione, che si è conclusa il 25 maggio del 2013 con la grande festa al Foro Italico di Palermo davanti a 80 mila persone. Don Pino è la prima vittima della mafia a diventare beato della Chiesa cattolica.
La causa per il riconoscimento del martirio di don Giuseppe Puglisi è stata iniziata a livello diocesano nel 1998, a cinque anni dal delitto (il minimo previsto), per volere del cardinale Salvatore De Giorgi, allora arcivescovo di Palermo. Il 15 settembre 1999 si insedia il Tribunale ecclesiastico. 

venerdì 12 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/10 - LE INCHIESTE: PADRE PUGLISI ERA DALLA PARTE DELL'ONESTA'



Il post di oggi è dedicato alle inchieste sull'omicidio di padre Puglisi, avvenuto il 15 settembre del 1993 sotto casa, a piazzale Anita Garibaldi. Per il delitto sono stati istruiti a Palermo due processi già arrivati da anni alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione.
Come mandanti sono stati condannati all'ergastolo i boss di Brancaccio dell'epoca, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. Come esecutori il carcere a vita è stato inflitto a Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro, Luigi Giacalone, tutti detenuti.

giovedì 11 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/9 - LA PASSIONE PER IL RISCATTO DEGLI EMARGINATI



Con il post di oggi ci occupiamo di uno degli aspetti meno conosciuti dell'attività sacerdotale di padre Puglisi: la sua esperienza allo Scaricatore negli anni Settanta.
Si tratta di un fazzoletto di terra a destra di via Tiro a Segno, la strada che collega corso dei Mille con piazza Sant'Erasmo. Ancora oggi un muro nasconde questa spianata, vicina al letto del fiume Oreto, che in quegli anni ospitava una bidonville. Tante casette di una sola stanza, con i muri di pietre rabberciate, tenuti insieme da assi di legno e lamiere.

mercoledì 10 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/8 ERA INNAMORATO DI GESU'




Il post di oggi collega quanto scritto ieri sul perdono alla fonte d'ispirazione principale di padre Puglisi: come avrete capito è il Vangelo e quindi Cristo stesso.

Per i volontari della parrocchia e per i giovani sacerdoti che gli chiedevano consiglio, 3P aveva pronta una risposta semplice. Ecco il metodo da adottare:
"Dovete far vedere di essere innamorati di Gesù e la gente vi verrà dietro, altrimenti non vi staranno a sentire".

martedì 9 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/7 IL PERDONO


Dopo avere esaminato il metodo educativo di padre Puglisi in tre tappe, oggi esamineremo uno dei principali "fili rossi" del suo insegnamento, che si ritrova da Godrano a Brancaccio: il perdono.
A Godrano, paese in cui 3P lavorò negli anni Settanta, le famiglie erano lacerate da una faida che aveva provocato diversi omicidi. Il nuovo parroco tentò di scardinare i muri di ostilità con l'esperienza dei cenacoli (in collaborazione con il movimento Presenza del Vangelo e altri amici).
La riflessione di padre Pino iniziava dall'etimologia della parola: per-dono. La particella "per" anteposta esprime un potenziamento del dono (in greco "uper", in latino "super").

lunedì 8 settembre 2014

LE MANIFESTAZIONI DI QUEST'ANNO PER L'ANNIVERSARIO

Il comunicato diffuso dal Centro Padre Nostro oggi col programma delle manifestazioni:
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A 21 anni dalla barbara uccisione del Beato Giuseppe Puglisi, assassinato dalla mafia il 15 settembre 1993 a Palermo, il Centro di Accoglienza Padre Nostro da Lui fondato, in collaborazione con la Parrocchia San Gaetano e Maria SS. Del Divino Amore di Brancaccio e la Congregazione delle Maestre Pie Venerini, rendono noto il programma delle manifestazioni in Sua memoria.

Il primo appuntamento prevede, Mercoledì 10 settembre alle ore 10.00, la proiezione, all’interno della Casa Circondariale Ucciardone di Palermo, del film “Brancaccio”, ispirato alla vita del Beato Puglisi.

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/6 OGNI UOMO HA UNA VOCAZIONE





Oggi terzo post dedicato al metodo di padre Puglisi dopo quello sull'ascolto e quello sulla vita comunitaria.
Siamo al cuore del carisma di educatore di 3P che dedicò tutti gli anni Ottanta all'incarico di responsabile del Centro diocesano vocazioni (Cdv) a Palermo, diventando poi responsabile per la Sicilia di questi centri e consigliere nazionale del Centro vocazioni italiano.

Nella sua attività padre Puglisi si mosse in perfetta sintonia con il Concilio Vaticano II che ampliò moltissimo il concetto stesso di vocazione.
Non solo esiste la vocazione sacerdotale, ma ogni uomo avverte una propria vocazione che è il particolare carisma che lo Spirito infonde in noi.
E' ciò che il buon senso popolare esprime con frasi del genere:
"Si vedeva da piccolo che era nato per fare il musicista".
Oppure: "Era destino che diventasse un insegnante"
...Solo che non si tratta di destino ma di una chiamata di Dio!

domenica 7 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/5 I CAMPI SCUOLA DI PADRE PUGLISI




Il post di oggi dedicato a padre Puglisi prosegue il percorso nel suo metodo iniziato ieri con la prima fase, quella dell'ascolto.

Quando 3P vedeva accendersi nei ragazzi una scintilla, un desiderio di andare oltre il periodo iniziale di ansia o solitudine, proponeva una serie di incontri comunitari, ai quali potevano anche aggiungersi giovani segnalati dalle parrocchie o dagli insegnanti di scuole superiori. 
Questa fase copre gli anni della sua attività dal 1983 (dopo la mostra vocazionale a Palazzo Arcivescovile) fino agli inizi degli anni Novanta.
Il campo-base era intitolato "Sì, ma verso dove?", uno slogan del Centro nazionale vocazionale che padre Puglisi aveva fatto suo insieme con l'immagine del pellegrino che si avvia verso un sole rosso.

sabato 6 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/4 IL METODO EDUCATIVO IN TRE FASI






Con il post di oggi entriamo nel cuore del carisma di educatore di padre Puglisi. Si può individuare un metodo in tre fasi: l'ascolto, l'esperienza di vita comunitaria (i campi scuola), la scelta vocazionale.

Sull'ascolto sappiamo che 3P, con molta autoironia, scherzava sulle sue grandi orecchie a sventola: "Servono - diceva ai ragazzi - ad ascoltarvi meglio...". Così le mani grandi servivano per accarezzare meglio, i piedi grandi per camminare più velocemente e raggiungere subito chi gli aveva inviato una richiesta di aiuto. Agli alunni più impertinenti che - a questo punto - gli chiedevano a cosa servisse quella testa pelata che aveva, lui in modo serafico rispondeva: "A riflettere meglio la luce divina".

venerdì 5 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/3 SANTITA' E LEGALITA' VANNO DI PARI PASSO








Nei precedenti post abbiamo visto come padre Puglisi si rese subito credibile agli occhi della gente di Brancaccio con la sua scelta di povertà francescana non sbandierata, ma vissuta con convinzione evangelica. 
Nella consapevolezza che i veri valori cristiani non sono quelli del potere e del denaro, che invece la mafia imponeva con la violenza nel quartiere.

Con coerenza il nuovo parroco mise alla porta gli organizzatori di feste pseudo-religiose che costavano decine di milioni di lire ("Qui la gente muore di fame e queste vostre idee non c'entrano nulla con la religione"). E cambiò pure il percorso della processione per evitare di fermarsi davanti alla casa dei boss. Una riflessione di grande attualità visti i fatti di Oppido in Calabria con l'inchino della statua della Madonna.

giovedì 4 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/2 UN PRETE POVERO E PER I POVERI




Dopo aver parlato di ascolto, oggi voglio approfondire la scelta di povertà di padre Pino.
Un tema tornato d'attualità, all'interno del clero, dopo che Papa Francesco ha detto di volere "una Chiesa povera e per i poveri". 

3P non aveva conto in banca, viveva in una casa popolare in affitto piena solo di libri, aveva una Fiat Uno comprata al mercato dell'usato. Il suo stipendio di insegnante serviva a pagare il mutuo che era stato acceso per acquistare la palazzina del centro Padre Nostro. Ciò che rimaneva era diviso per i mille bisogni dei suoi parrocchiani.

mercoledì 3 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/1 LA CAPACITA' DI ASCOLTO



Da oggi e fino al 15 settembre, data dell'omicidio di padre Puglisi, un post al giorno su questo blog cercherà di raccontare la sua personalità e il suo carisma. Ne verrà fuori un ritratto a tutto tondo, partendo dall'ispirazione evangelica, dalla scelta di povertà francescana, per poi passare al metodo educativo del parroco-martire, alle vicende di Brancaccio e al percorso della causa di beatificazione. Analizzando anche l'importanza storica del riconoscimento del martirio.
(francesco deliziosi)
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GRANDI ORECCHIE PER ASCOLTARE

Cominciamo oggi dalla sua capacità di ascolto, una delle caratteristiche che chiunque lo abbia conosciuto potrà confermare. Il simbolo di questa dedizione all'altro erano le sue grandi orecchie a sventola che si vedono in ogni sua foto. Tanto che padre Pino stesso ci scherzava su e ai suoi alunni confermava: "Sono così grandi per ascoltarvi meglio...".