domenica 22 novembre 2015

MONS. PENNISI: VIA I MAFIOSI DALLE CONFRATERNITE

Mons. Michele Pennisi



 Una retata di mafia azzera il mandamento di Corleone che si stava riorganizzando. E' l'occasione per una nota dell'Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi (Corleone rientra nel territorio della sua diocesi) che torna a ribadire il pieno sostegno agli inquirenti e come la Chiesa sia definitivamente in campo per contrastare la mafia attraverso l'evangelizzazione. Anche con scelte nette e di rottura come l'esclusione dei mafiosi e dei collusi dalle confraternite. Ecco la nota.

martedì 17 novembre 2015

LOREFICE: NO A PRETI FUNZIONARI

Mons. Lorefice con un gruppo di seminaristi a Palermo

Prima messa a Palermo per il nuovo arcivescovo, Corrado Lorefice, in attesa dell'insediamento del 5 dicembre. E come sede il seminario, per rimarcare l'impegno vocazionale per il quale si è speso "don Corrado" così come il suo maestro, padre Pino Puglisi. Entrambi infatti sono stati per lunghi anni responsabili del Centro regionale vocazioni (Crv). Ben precise le indicazioni date ai giovani che aspirano a diventare sacerdoti: alla Chiesa non servono preti funzionari, ma occorre essere testimoni di Dio. Non sappiamo se la citazione da parte di Lorefice sia voluta, ma queste frasi riecheggiano parole proprio di padre Puglisi che, in un appunto del 1967, scriveva una riflessione divenuta tra le più famose: «Quale lo scopo della formazione impartita dal seminario? Quale tipo di prete vogliamo formare? Preti consapevoli della loro identità ontologica ed operativa, dinamica, uomini maturi, formati di tutte le qualità che fanno una personalità umana perfetta… Non vogliamo preti a mezzo servizio, non vogliamo preti funzionari, burocrati, vogliamo un testimone delle realtà soprannaturali». (francesco deliziosi)

giovedì 12 novembre 2015

50 MILA VISUALIZZAZIONI PER IL BLOG DI PADRE PINO PUGLISI


In poco più di un anno oltre 50 mila visualizzazioni per questo blog che state leggendo, il primo su padre Pino Puglisi. Oltre a ringraziare tutti i lettori, occorre ragionare su questo dato: in concreto da internet arriva una conferma. il sacerdote-martire continua ad affascinarci e a interrogarci – laici e cattolici - e a essere una spina nel fianco. Come osservato altre volte, il sacrificio della sua vita è stato fecondo per la società civile e ha anche portato una maturazione della coscienza ecclesiale sul rapporto con la mafia e con le organizzazioni criminali. 

lunedì 9 novembre 2015

DON CORRADO LOREFICE: NEL MIO STEMMA LE LETTERE PPP COME PADRE PINO PUGLISI




Più che un motto è una chiara indicazione di ordine pastorale e spirituale: per il suo stemma di arcivescovo di Palermo, Don Corrado Lorefice ha scelto le tre lettere PPP. Lo accompagneranno nella sua missione di pastore richiamando Padre Pino Puglisi, che i suoi amici chiamavano affettuosamente 3P. Ma anche evocando i tre cardini attorno ai quali si muove tutta la vita di un cristiano: il Pane eucaristico, la Parola di Dio, la concreta vicinanza ai Poveri e agli ultimi. E non è un caso che don Corrado Lorefice abbia voluto fare questa confidenza a un gruppo di giovani del Servizio civile in servizio alla Caritas della diocesi di Noto.

Uno dei pannelli della mostra itinerante allestita anni fa in memoria di padre Pino Puglisi (nella foto in alto) riporta proprio queste due terzine: Padre Pino Puglisi e Parola, Pane e Poveri. Don Corrado conferma quindi di ispirare il suo ministero all'azione del Beato, come aveva fatto sin dal suo primo messaggio alla città di Palermo, al momento della nomina da parte di Papa Bergoglio. 

domenica 8 novembre 2015

I PARROCI DI BAGHERIA: NO AL RACKET, SOLIDARIETA' A CHI DENUNCIA IL PIZZO

Manifestazione contro la mafia a Bagheria

A Bagheria la Chiesa scende in campo al fianco dei 35 imprenditori e commercianti che hanno denunciato le richieste di pizzo, permettendo alla magistratura di emettere 22 ordini di custodia contro il racket delle estorsioni. Il documento che riportiamo è stato letto domenica 8 novembre 2015 durante le messe in tutte le parrocchie di Bagheria. Oltre a dare solidarietà a chi ha saputo rompere il muro dell'omertà, i parroci invitano i mafiosi alla conversione. Tra gli ispiratori del documento c'è don Francesco Michele Stabile, storico della chiesa, parroco a San Giovanni Bosco e coordinatore della commissione per l'istruttoria della causa di beatificazione di don Puglisi.

giovedì 5 novembre 2015

DON CORRADO: IO, ARCIVESCOVO PER INTERCESSIONE DI PADRE PUGLISI



«Se vogliamo una città che stia bene, dobbiamo ripartire dai più deboli». Si sente già palermitano monsignor Corrado Lorefice (anche se preferisce un «don Corrado» più colloquiale), nuovo arcivescovo di Palermo, che a un mese esatto dal suo insediamento in diocesi fissato per il 5 dicembre, parla per la prima volta a tutto campo della sua nuova missione. Dell’ansia per la nomina a sorpresa, ma anche del legame con il «mio don Pino», a cui ha dedicato un bel volume. La casula rossa indossata per la beatificazione di padre Puglisi «la tengo come una reliquia». Ieri in Vaticano ha fatto il giuramento previsto per i nuovi vescovi e ha incontrato Papa Francesco: «È stato amabilissimo con me, mi ha detto cose bellissime che porto nel cuore».

martedì 3 novembre 2015

DON LOREFICE: SE DITE CHE HO FATTO CARRIERA MI VOLETE MALE!

Don Corrado Lorefice (a sinistra) . A destra il vescovo di Noto Antonio Staglianò
"Se dite che sto facendo carriera, mi volete male!" Ecco l'omelia pronunciata da don Corrado Lorefice nella sua chiesa di San Pietro a Modica per il 1° novembre. Un modo per presentare il suo punto di vista: essere diventato arcivescovo di Palermo (si insedierà il 5 dicembre prossimo) per lui è un nuovo, gravoso servizio. E lui vuole essere il servo di tutti, soprattutto dei poveri e degli ultimi, ai quali - commentando le Beatitudini - dedica alcuni passaggi significativi dell'omelia. Non a caso don Corrado Lorefice ha voluto ricordare lo spirito di servizio del Beato Giuseppe Puglisi, esclamando subito dopo la sua nomina: "E' sua la colpa!"

Omelia di don Corrado Lorefice
1 novembre 2015 – san Pietro

Mi piacerebbe che oggi come allora lo sguardo del Signore Gesù si posasse su di noi.

DON STABILE: FINALMENTE LA RIBELLIONE ANTIRACKET ARRIVA A BAGHERIA

Don Francesco Michele Stabile
Trentasei tra imprenditori e commercianti con le loro dichiarazioni contribuiscono a una retata antiracket con 22 ordini di custodia. Si sgretola il muro dell'omertà. Succede a Bagheria, alle porte di Palermo, una realtà storicamente segnata dal dominio delle cosche che si passavano in "staffetta" le vittime del pizzo. Ecco una intervista a don Francesco Michele Stabile, parroco in una zona periferica di Bagheria, storico della Chiesa e coordinatore della commissione diocesana che istruì la causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi.

«La gente ha finalmente capito da che parte stare e poi la mafia locale fa meno paura di prima». Don Francesco Michele Stabile, parroco di San Giovanni Bosco a Bagheria, mostra la compiaciuta soddisfazione di chi da oltre trent’anni si batte per il cambiamento e ora comincia a vedere le prime luci accendersi e brillare. Sacerdote nella trincea sociale di Bagheria, storico della Chiesa, don Stabile conosce di cosa è capace la violenza mafiosa, in un territorio che era conosciuto, assieme a Casteldaccia e Altavilla, come il triangolo della morte.