domenica 18 ottobre 2015

LA VITA DI PADRE PUGLISI: CACCIA ALLE FOTO INEDITE

Padre Puglisi con Giovanni Paolo II in una delle foto inedite raccolte dal parroco di San Gaetano
Appello del parroco di San Gaetano, don Maurizio Francoforte, per cercare tutte le foto e i materiali sulla vita del sacerdote-martire per realizzare una mostra. Il 21 ottobre la festa liturgica del Beato: alle 18 messa in Cattedrale a Palermo.

Don Maurizio Francoforte con mons. Carmelo Cuttitta, da poco nominato vescovo di Ragusa

Trovare ogni testimonianza scritta, registrata, fotografica che possa restituire il volto, la personalità e il pensiero di don Pino Puglisi nei suoi 56 anni di vita. Hanno sete di conoscere sempre meglio il sacerdote martire della mafia i parrocchiani di San Gaetano, ma soprattutto sentono la necessità di fornire tutto il materiale esistente alle migliaia di persone che da tutto il mondo chiedono notizie, vogliono svolgere ricerche e attingere alla testimonianza del beato di Brancaccio. C’è anche chi dona spontaneamente somme per la chiesa che sarà costruita in via Fichidindia, come nel sogno di Puglisi. Da pochi giorni è giunta una cospicua donazione da una persona che vive al Nord, lasciando sorpreso il parroco.
E in un tempo in cui i social network non erano neanche ipotizzabili e per vedere le fotografie era necessario sviluppare le pellicole e stamparle, anche trovare immagini sepolte dal tempo e dai ricordi diventa un’impresa. Da qui un appello del parroco di San Gaetano, don Maurizio Francoforte, alla città: «Mandateci tutto quello che avete di don Puglisi, interventi registrati, filmati, foto. Cercateli e inviateceli in formato digitale all’email brancacciosangaetano@gmail.com, sarà un contributo prezioso per ricostruire don Pino a tuttotondo. Il nostro desiderio è quello di realizzare un percorso fotografico sulla vita di Puglisi, con immagini di celebrazioni, ma anche scene private e conviviali. È bellissimo vederlo rilassato, sorridere con gli scout, oppure da giovane a Settecannoli. Abbiamo notato che mancano fotografie del periodo in cui svolgeva il suo ministero al Roosevelt. E poi manca l’ultima celebrazione della sua vita, un matrimonio celebrato il 15 settembre di pomeriggio. Non sono ancora riuscito a trovare le due persone che furono sposate da lui. Trovare quella foto, che certamente ci sarà, significherebbe avere l’ultima immagine di don Pino vivo».
Perché proprio la sera di quel 15 settembre 1993, il suo 56° compleanno, don Puglisi venne ucciso per ordine di Cosa nostra. Una data che cambiò la storia della Sicilia e della Chiesa. Dopo un lunghissimo iter, don Puglisi è stato proclamato beato il 25 maggio 2013, ma la festa liturgica è stata fissata il 21 ottobre, giorno in cui fu battezzato. Mercoledì pomeriggio alle 18 si terrà una celebrazione in Cattedrale, dove riposano le spoglie di Puglisi, con il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, monsignor Carmelo Cuttitta, nuovo vescovo di Ragusa cresciuto proprio con don Puglisi, e monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. E proprio per ricordare l’impegno di don Puglisi sul territorio, si svolgerà oggi (domenica 18 ottobre) una passeggiata in bicicletta sui luoghi di don Pino: appuntamento alle 9 davanti alla Cattedrale, dove l’arcivescovo Romeo darà il via al percorso. L’iniziativa voluta dalla comunità parrocchiale, dal circolo sportivo e da altre realtà territoriali vuole «unire simbolicamente alcuni luoghi dove don Pino ha vissuto e operato. Ha lo scopo di sollecitare un cammino comune» aggiunge don Francoforte. Poi tappa al Foro Italico, a San Giovanni dei Lebbrosi, a San Giovanni Bosco, a San Gaetano, al cortile Faraone che è il luogo della nascita del beato, per giungere a piazza Anita Garibaldi, luogo del martirio di «3P».
Proprio padre Puglisi, pochi mesi prima di morire, aveva deciso di organizzare assieme al Comitato intercondominiale una manifestazione sportiva con gare di corsa e bicicletta, per i bambini del quartiere. L’evento «Brancaccio per la vita» si svolse il 25 luglio, per ricordare il sacrificio dei giudici Falcone, Borsellino, Morvillo e degli agenti di scorta. A consegnare i premi furono Rita Borsellino e i genitori dell'agente Agostino, ucciso con la moglie. Dopo 22 anni la storia si ripete.
Alessandra Turrisi
Giornale di Sicilia 18 ottobre 2015

 

2 commenti:

  1. Bellissima foto: due "anime elette" che si specchiano... l'uno negli occhi dell'altro...
    Adriana Rossella Bellavia

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  2. Fra i fiori più profumati che sono una vera rarità, si respira il profumo di santità!
    Priscilla Aquila

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