giovedì 3 settembre 2015

IL BLOG DI PADRE PUGLISI COMPIE UN ANNO. ECCO L'INDICE DEI SUOI SCRITTI PUBBLICATI


  1. Un anno fa nasceva il blog dedicato a padre Pino Puglisi: in poco tempo è diventato il principale punto di riferimento su internet per quanti vogliano approfondire la vita del sacerdote-martire ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 e il valore del suo insegnamento. Oggi il blog ospita circa 150 articoli, foto e video e ha avuto oltre 34 mila visualizzazioni con notevoli contatti pure dall’estero (Stati Uniti, Francia, Spagna, Israele). Di pari passo anche la pagina su Facebook collegata al blog  (Beato Giuseppe Puglisi) ha superato i 3.500 Mi Piace.



In concreto da internet arriva la conferma di un dato: padre Pino continua ad affascinarci e a  interrogarci – laici e cattolici - e a essere una spina nel fianco. Il sacrificio della sua vita è stato fecondo per la società civile e ha portato una maturazione della coscienza ecclesiale sul rapporto con la mafia e con le organizzazioni criminali. Ma è un cammino ancora lungo e la cronaca delle ultime settimane ne è una dimostrazione: i boss sanno impossessarsi dei riti della Chiesa (vedi l’affare Casamonica a Roma) e distorcerli a proprio uso e consumo.  
Tanta devozione popolare andrebbe purificata e l’attenzione di tutti i vescovi e sacerdoti dovrebbe essere più vigile a proposito di certe confraternite e feste di quartiere e processioni che ancora fanno soste in prossimità delle abitazioni degli “uomini d’onore”.
Vogliamo qui ricordare ancora una volta che padre Puglisi, appena arrivato a Brancaccio:
-      Sospese le feste del patrono per le quali (cantanti, fuochi d’artificio e tavolate persino in chiesa) si sprecava una montagna di soldi mentre la gente moriva di fame.
-      Cambiò il percorso delle processioni per non dover sostare davanti alla casa dei boss del quartiere e portando la croce di Cristo o la statua di San Gaetano nei vicoli, davanti alle abitazioni dei più poveri di Brancaccio.
-      Si rifiutò di fare della sua parrocchia una grancassa elettorale, strappando davanti a tutti le buste con i facsimili che arrivavano per posta. Né mai accettò contributi o offerte in denaro o di dubbia provenienza.
-      Organizzò diverse manifestazioni  pubbliche contro la mafia. Portò i ragazzi di Brancaccio davanti all’albero Falcone in via Notarbartolo per ricordare il magistrato ucciso. E preparò una iniziativa nel quartiere in memoria di Paolo Borsellino, invitando la sorella Rita.

Il blog oltre a ricordare, con vari articoli, queste circostanze (spesso dimenticate) ha pubblicato una serie di suoi scritti, che testimoniano la grandezza del suo carisma di educatore, la sua preparazione e la caratura di intellettuale a 360°. Letti oggi – a distanza di trent’anni – questi scritti o testi di relazioni dimostrano una attualità e una profondità sconvolgenti, che colpiscono al cuore.
Ecco l’indice con i collegamenti ai vari post. Per leggere e per non dimenticare.
  
Le Beatitudini

Un intero campo scuola era dedicato da don Puglisi a meditazioni su questi testi evangelici. All'argomento sono dedicati sei post. Il primo (Beati i poveri in spirito) lo trovate cliccando qui, gli altri a seguire subito dopo nel blog.

Sì, ma verso dove?

E' il campo base per i giovani in cui padre Puglisi delineava il significato esistenziale del suo famoso slogan.  Verso dove vogliamo che vada la nostra vita?  Per leggere questa prima parte  cliccate qui.

Gli uomini di oggi a cosa danno più valore. E perché?
E' il titolo della seconda parte che prosegue l'analisi esistenziale del "Sì, ma verso dove?" con un approfondimento sui testi biblici: cliccate qui


Il testimone della speranza

Il testimone di Cristo deve essere disposto a morire, deve essere disposto al martirio. Ecco il testo di uno dei documenti più significativi: si intitola  “Testimoni della speranza” ed è una relazione elaborata dal sacerdote per il convegno nazionale  del Movimento di ispirazione francescana Presenza del Vangelo. Per leggerlo cliccate qui

Padre Puglisi parla di Don Bosco.

Una preghiera del sacerdote-martire sul grande educatore dei giovani, uno dei suoi modelli
cliccate qui


La lettera di Natale ai detenuti dell'Ucciardone

Un documento importante per capire come padre Pino pensasse sempre agli ultimi. Anche se erano criminali e mafiosi dietro le sbarre. Per portare una parola di speranza. cliccate qui

Aiutare gli uomini a capire il senso della vita

Due scritti di pugno di padre Puglisi dal taglio vocazionale e non solo: cliccate qui

Poveri, perdono, perseguitati

Due post con alcune delle frasi più famose del sacerdote-martire sugli ultimi della terra e il perdono cristiano e l’impegno di ciascuno.
cliccate qui e qui

Preghiera, paura, persona, parola

Amava farsi chiamare 3P. Qui abbiamo raccolto diverse frasi sempre col tema della lettera "P"...
cliccate qui


Un altro campo era intitolato “Signore insegnaci a pregare”. La prima parte la trovate nel post col titolo:
"Ecco come pregava Gesù" cliccate qui

Per la seconda parte il post ha il titolo “Il Padre Nostro e la misericordia di Dio”  
cliccate qui

Un altro campo scuola era dedicato a “Ecco l’uomo, il Cristo…”: padre Puglisi racconta com'era Cristo
E da come don Pino ne parla si vede che era davvero innamorato di Gesù. 
Per la prima parte cliccate qui

La seconda parte: per il testo cliccate qui
La terza parte è “Scoprite nei vostri cuori la vocazione” cliccate qui

Infine il campo scuola “ESSERE CON…”. Le relazioni sono state divise in 4 post. Ecco titoli e link da cliccare.
L’amicizia e il matrimonio
L’amicizia è quella briciola di sacro in noi
Solo se si è amati si può cambiare
L’uomo non può vivere solo



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