lunedì 8 settembre 2014

UN POST AL GIORNO VERSO IL 15 SETTEMBRE/6 OGNI UOMO HA UNA VOCAZIONE





Oggi terzo post dedicato al metodo di padre Puglisi dopo quello sull'ascolto e quello sulla vita comunitaria.
Siamo al cuore del carisma di educatore di 3P che dedicò tutti gli anni Ottanta all'incarico di responsabile del Centro diocesano vocazioni (Cdv) a Palermo, diventando poi responsabile per la Sicilia di questi centri e consigliere nazionale del Centro vocazioni italiano.

Nella sua attività padre Puglisi si mosse in perfetta sintonia con il Concilio Vaticano II che ampliò moltissimo il concetto stesso di vocazione.
Non solo esiste la vocazione sacerdotale, ma ogni uomo avverte una propria vocazione che è il particolare carisma che lo Spirito infonde in noi.
E' ciò che il buon senso popolare esprime con frasi del genere:
"Si vedeva da piccolo che era nato per fare il musicista".
Oppure: "Era destino che diventasse un insegnante"
...Solo che non si tratta di destino ma di una chiamata di Dio!



Dopo la prima fase dell'ascolto e la seconda dell'esperienza "sociale" nei campi scuola, padre Puglisi offriva un percorso esistenziale alla ricerca della vera vocazione.
Infatti è fondamentale intanto trovarla (non sempre è chiaro nella nostra vita!) e - secondo punto - riuscire a realizzarla.

Ecco una sua riflessione:
"Il maggior bene che ciascuno di noi può fare al fratello è aiutarlo a scoprire e poi a seguire la sua vocazione. Cioè a comprendere qual è il progetto che Dio ha su di lui e a realizzarlo".
E, nel caso particolare della vocazione sacerdotale, padre Puglisi era pronto a essere di sostegno per un percorso di discernimento.
Sono numerosi infatti i preti, i religiosi e le religiose che hanno abbracciato la vita consacrata grazie al suo aiuto.
Il cammino è però lungo e dura per tutta l'esistenza:
"Nessuno di noi si può presentare come la perfetta realizzazione del progetto di Dio. Bisogna con umiltà accettare l'idea che il progetto su di noi ci sovrasta sempre ed è sempre avanti. Ci realizziamo seguendo questo progetto ma non lo raggiungiamo mai. E quindi il cammino è sempre evolutivo. Non siamo mai seduti, già arrivati al capolinea. Dobbiamo avere umiltà, coscienza di avere accolto l'invito. Presentare quanto abbiamo fatto e dire: Signore, era questo il progetto; io non ci sono riuscito in pieno, però ho tentato!".

In un altro intervento padre Puglisi portava un esempio illuminante:
"Tutti quanti siamo come l'unico volto del Cristo. Pensiamo al mosaico di Gesù che si vede nel Duomo di Monreale. Ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto.
E dobbiamo anche aiutare gli altri a capire qual è il proprio perchè si formi l'unico volto del Cristo, splendente della sua gloria
".

E per concludere ecco uno splendido articolo su padre Puglisi del grande vaticanista del Corriere della Sera, Luigi Accattoli, che mi fa l'onore di citare il mio libro

http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=11777


2 commenti:

  1. Grazie di cuore a te,Francesco, per l'opera meritoria che stai svolgendo in ricordo di Don Pino!!!!...
    Carlo Del Bello

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  2. Sempre nel mio cuore Padre Puglisi
    Lilli Cirivello

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